Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] delle somme manifestazioni estetiche del genio, pari soltanto, nell'epoca moderna, a quella d'un Michelangelo e d'uno Shakespeare. arte non ha esaurito i suoi aspetti. Che è dei rapporti tra l'uomo e il Cielo? V'è una libertà dello spirito in Dio? V' ...
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Complesso di attività, scienze e tecniche relative alla navigazione aerea in generale. Il termine compare la prima volta, come aggettivo latino (ars aeronautica), nel 1695, in un’opera dell’erudito tedesco [...] a. e aviazione.
Storia dell’aerostato
L’aspirazione dell’uomo al volo è attestata nelle favole e nei miti più antichi negli anni 1950 uno strumento fondamentale di comunicazione dell’era moderna. Il quadrigetto Comet della De Havilland, entrato in ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] della carne in cui anche l’elemento materiale dell’uomo è destinato alla salvazione. Nella dottrina aristotelica la sostanza c. (many-body problem) si intende, in fisica moderna, il problema della determinazione delle proprietà di un sistema di ...
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Scienza alimentare
Mentre nell’uso comune il termine a. indica esclusivamente o prevalentemente la scelta, la preparazione e l’assunzione dei cibi, in fisiologia esso assume un significato più estensivo, [...] di piante, ad allargare la base alimentare dell’uomo, pur riducendo la gamma delle specie vegetali ritenute commestibili di introdurre la chimica nello studio dei fenomeni vitali.
La moderna scienza dell’a. nacque nel Seicento, con il nuovo ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] de finesse. Non dunque la ragione è la via che conduce l'uomo a superare la propria miseria: anzi, proprio la ragione lo fa è da considerare uno dei predecessori immediati del moderno calcolo infinitesimale: mentre B. Cavalieri sviluppa il metodo ...
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Insieme di movimenti, naturali o riflessi o appresi con l’esercizio, che consentono a un uomo o a un animale di muoversi nell’acqua sia immerso in essa sia in superficie.
Sport
Cenni storici
Il nuoto [...] in Italia e in altri paesi europei tra 16° e 18° secolo.
Intorno al 1820 incominciò ad affermarsi il n. agonistico in senso moderno. Nel 1833 furono organizzate le prime gare di n. e tuffi, in Germania; si codificarono nuove tecniche o stili, come l ...
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Uomo politico (Braunau am Inn, Austria Superiore, 20 aprile 1889 - Berlino 30 aprile 1945). Fondatore e Führer del nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich, è annoverato tra i distruttori [...] di Sion, il falso costruito dalla sezione francese dell'Ochrana zarista alla fine dell'Ottocento e simbolo dell'antisemitismo moderno, per colpire a largo raggio il mondo ebraico con l'accusa di avere ordito, insieme alla massoneria, una ramificata ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] di Grinzane), vi introdusse lo spirito di un uomo di affari moderno. In mezzo alla diffidenza dei circoli conformistici, C in assoluta coerenza tutta la sua vita ideale e pratica. Uomo tenace, concreto, positivo, di ampie visioni di politica interna ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] volere in una prospettiva naturalistica e psicologica, ponendo nell’uomo il principio tanto del bene che del male: tale fede, indipendentemente dalle conoscenze dell’intelletto.
Nel pensiero moderno il problema del rapporto ragione-v. si ripropone con ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] l'educazione fisica e sportiva; rinnovò le scuole di tipo moderno e professionale. ▭ Notevole anche il suo impegno nel a F. De Sanctis) il compito di ricercare nell'artista l'uomo, ossia di considerare la forma come la concretezza di un contenuto ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...