Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] anche nelle fasi di vita detta di 'senilità'. La qualità dell'esistenza è diventata oggetto di attenzione per l'uomomoderno. Semplificando, le condizioni per le quali oggi la medicina clinica considera opportuno il vaglio etico si possono così ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] questo, e chiaramente consapevoli della realtà geologica, erano individui dalle caratteristiche psicofisiche simili a quelle dell'uomomoderno.
In altre situazioni, però, la selce, o un'altra pietra altrettanto adatta, semplicemente non esisteva. In ...
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Erotismo
Mario Cagossi e Bruno Callieri e Gabriella Turnaturi
Nel concetto di erotismo (dal latino tardo eroticus, a sua volta da ἔρος, "amore") si compendia ciò che attiene alla vita amorosa degli [...] , l'erotismo s'impegna nel tema del dolore e della sofferenza e di tutto ciò da cui l'uomo si è ritratto perché profondamente disgustato. L'uomomoderno sa che ciò che più lo disgusta e suscita orrore è in lui; ciò che più profondamente è vietato ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] , si diffuse - anche su pubblicazioni autorevoli - l'ipotesi che si trattasse, nonostante le apparenze, di un uomomoderno degenerato: "un povero eremita idiota" oppure "un disertore cosacco ammalato".
Ma è soprattutto in campo psichiatrico che ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra in un 'rozzo feticismo'. Implacabilmente, Nietzsche mostra all'uomomoderno come la sua stessa ragione non sia altro che un feticcio, qualcosa di artificiale, di costruito, e quindi ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] , sopraffatto dalla colpa, si acceca e abbandona la patria.
Questa vicenda così lontana nel tempo riesce a scuotere l'uomomoderno proprio perché tocca il suo intimo e fa riemergere un desiderio dell'infanzia, come ha scoperto Freud che riprende il ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] fondamento di base, non solo della letteratura, come pensava lui, ma della mentalità di un'epoca: "Se la retorica fa all'uomomoderno l'impressione di un fantasma che fa le boccacce, come pretendere di destare il suo interesse per la topica, di cui ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] (1976, Il padiglione d'oro), dal romanzo di Y. Mishima. La casualità combinatoria degli eventi che domina la vita dell'uomomoderno diviene materiale di lavoro per chi, come Berio e U. Eco in Epifanie (1961), mescola tra loro testi di diversi autori ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] non cesserà di commentare da La morale sessuale ‛civile' e il nervosismo moderno (1908) a Totem e tabù (1912), fino a Il disagio della e tabù) e poi nella storia delle religioni (L'uomo Mosé e la religione monoteistica) per stabilire la realtà di ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] alto rischio, in cui probabilmente individui di grande forza e possanza ricorrevano spesso allo scontro ravvicinato con le loro prede. L'uomomoderno non solo era in grado di abbattere con le sue armi da getto i grandi mammiferi dell'era glaciale, ma ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...