Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] , caro a Michelangelo e al suo tempo, tra l’Antico e i moderni.
Al di là di un muretto e di un sottile corso d’acqua Iddio in maestà, col braccio e potente destra elevata, in guisa d’uomo che irato maledica i rei e li scacci dalla faccia sua al fuoco ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] poetico di senso del paesaggio naturale, in cui vive immerso l'uomo) sarà sempre una costante della poesia virgiliana. ▭ Ancora dalla campagna 'Eneide risulta perciò un poema essenzialmente originale e moderno. V. rivolge la sua attenzione ai moventi ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] L., che pur ne trasse solo le implicazioni teologiche, era destinato a segnare il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di Dio per l'uomo e dell'uomo per Dio è per L. fides Christi, nel senso che è l'opera di ...
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Diritto
Diritto civile
S. dei beni del defunto dai beni dell’erede. - Mezzo mediante il quale i creditori del defunto e i legatari ottengono una prelazione, per il soddisfacimento dei loro crediti, sui [...] parte, il fatto che la s. dei poteri fosse la stella polare del costituzionalismo moderno è attestato all’art. 16 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese del 1789, ove viene testualmente affermato che «ogni società nella ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] fervore negli anni degli studi universitari. Già allora, cercando una strada sua, egli si entusiasmò per l'antico e per il moderno: e Omero, Orazio e Properzio, Guarini, Calderón e Pope furono di volta in volta i suoi poeti prediletti, come per gli ...
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Drammaturgo statunitense (New York 1888 - Boston 1953). Poeta lirico portato a esprimersi in forma drammatica per la maniera vivacemente dialettica con cui concepì la vita, O'N. accentuò ora un amaro realismo [...] . Tipico della psicanalisi è anche il trasferimento moderno di miti classici nella trilogia Mourning becomes Electra stata rappresentata nel 1956). Egli stesso dichiarò che suo tema, più che i rapporti tra uomini, erano i rapporti tra l'uomo e Dio. ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] motivo dell'avventura e dell'azione eroica in cui l'uomo ritrova la coscienza della solidarietà; il più noto è La 'azione sollecitata da una volontà imperiosa, in cui l'eroe moderno ritrova la coscienza della solidarietà umana. Dopo Lunes en papier ...
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Scrittore statunitense (New York 1819 - ivi 1891). Tra le maggiori personalità dell'Ottocento americano, esplorò problematiche basilari dell'esistenza quali il rapporto tra uomo e natura, i limiti della [...] bianca acquista i contorni di un dramma faustiano in cui l'uomo, nel tentativo folle di trascendere i limiti propri della sua classici, dal teatro shakespeariano e dal linguaggio scientifico moderno, dà al testo melvilliano uno spessore mitico e ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] di U., l'ansia di eternità, il rapporto fra Dio e l'uomo, sono sviluppati in saggi, romanzi e nel teatro.
Vita e opere
fondamentali (ragione e fede, vita e intelletto) che il moderno razionalismo non potrà risolvere. Nella Vida de don Quijote y ...
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Filologo tedesco e storico del pensiero antico (Lobberich, Renania, 1888 - Boston 1961). I suoi studi si sono concentrati soprattutto sulla filosofia e i movimenti d'idee greci del sec. 4º a. C.: egli [...] riconosce nel pensiero greco una posizione centrale al problema dell'uomo, non come individuo a sé ma come idea, immagine della nota, traccia perciò, animato dall'ideale di un umanesimo moderno, la storia dell'ideale greco di cultura, del contenuto ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...