Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra in un 'rozzo feticismo'. Implacabilmente, Nietzsche mostra all'uomomoderno come la sua stessa ragione non sia altro che un feticcio, qualcosa di artificiale, di costruito, e quindi ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] tra libri, articoli, saggi e conferenze). Al centro dell'indagine resta, comunque, la crisi esistenziale e religiosa dell'uomomoderno, che, spezzato il rapporto tra natura e soprannatura, vive nell'angoscia della sua finitudine. Certamente vi è un ...
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KERÉNYI, Károly
Angelo BRELICH
Storico delle religioni, nato a Temesvár (allora in Ungheria) il 19 gennaio 1897. Specializzatosi in filologia classica, sin dal principio della sua attività scientifica [...] egli è interessato al significato che la religione greca avrebbe anche fuori del tempo e quindi anche per l'uomomoderno. L'originalità nell'impostazione dei problemi, la sensibilità nutrita delle esperienze contemporanee del pensiero, della poesia e ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] differisce da ciò che egli è "in sé". La storia di Gesù schiude all'uomo l'essere intimo di Dio, di cui il concetto di Trinità è l'espressione lanciata, fin dai tempi dell'Illuminismo, dallo spirito moderno che mette in discussione la fede e il mondo ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] in futuro a dare il suo contributo è quello dell'‛affermazione dell'identità culturale'. Ci sono molti segni che l'uomomoderno sta tornando a cercare la sua identità nel solco dell'omogeneità culturale anziché nell'immagine del mondo cosmopolitico e ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] . Il fine della società e dello Stato, Roma 1988; F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno, tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa, Brescia 2003.
4 Per un approccio generale a questi temi: F. Traniello ...
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L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] consacrazione dell’esercito italiano al Sacro Cuore, una devozione prescelta perché sembrava adatta a coinvolgere affettivamente l’uomomoderno e, al contempo, a dettare i principi ispiratori del ‘nuovo ordine’ postbellico11.
Gli impeti peculiari all ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] di padre Bevilacqua, Giovanni Battista Montini ritrovava la grande preoccupazione dell’uomomoderno, con le sue angosce e i suoi dubbi. «L’uomomoderno è innanzi tutto un uomo senza filosofia». Incapace di accedere alla verità con la sua ragione ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] col. 221; sul piano di riforma di monsignor Sala cfr. F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003, pp. 188-197.
5 G. Rocca, Istituti religiosi ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] un saggio introduttivo di G. Sofri, Brescia 1963.
15 F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003, pp. 535-539.
16 P. Marangon, Il Risorgimento ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...