Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] ). È proprio infatti della natura finita dell'uomo il dover continuamente ostacolare le inclinazioni sensibili per pragmatischer Hinsicht, 1798). Che la sua dottrina morale sussuma qualunque esigenza religiosa appare chiaro dalle tesi sostenute da K. ...
Leggi Tutto
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre che all’interno di un sistema per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e qualunque altra condizione di lavoro, compresi i diritti di ...
Leggi Tutto
Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] diritti (art. 19 Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo 1948; art. 10 CEDU; art. 19 Patto errore non può scendere al di sotto di una quantità positiva, qualunque coppia di codificatore e decodificatore si impieghi. La prima parte del ...
Leggi Tutto
Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] di o. pubblico si espone al rischio di manipolazioni per reprimere qualunque forma di dissenso rispetto ai valori imposti dall’o. legale che Dio e, in particolare, rispetto al fine ultimo dell’uomo, l’insieme dei mezzi disposti dal Creatore perché si ...
Leggi Tutto
Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] xVx, cioè «per ogni x, (se x è uomo) x è vivente»; tale enunciato risulta evidentemente vero. 5=7». Si dimostra che tutti i quantificatori possono ridursi ai primi due, anzi a uno qualunque di essi, in quanto valgono le due relazioni
∀x Px ↔ Ó ∃x (Ó ...
Leggi Tutto
Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] un attributo della realtà che circonda l’uomo, sia permettendo all’uomo di attingervi facendosi partecipe dell’i. stesso un senso o nell’altro tende a un medesimo punto all’i., qualunque sia il senso di percorrenza della retta (ha senso parlare di +∞ ...
Leggi Tutto
L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] parte da cui provengono i raggi. La definizione si estende a qualunque sistema ottico centrato (➔ sistema).
In aerodinamica, è detto f. di problematica del padroneggiamento di esso da parte dell’uomo e a una perenne enigmaticità del suo prodursi ...
Leggi Tutto
Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] ordine naturale, ha equilibrato armoniosamente gli impulsi che muovono l'uomo, ed ha temperato l'egoismo di quest'ultimo con altri della giustizia, provvedere alle opere pubbliche. Qualunque altro intervento del governo risulterà sicuramente dannoso. ...
Leggi Tutto
VALORI, Filosofia, dei
Renato LAZZARINI
Vasto movimento filosofico, molti motivi del quale si ritrovano in sistemi noti sotto altri nomi, e che va distinto da una semplice psicologia dei valori. Questa [...] o quanto meno conforme allo spirito del kantismo, secondo cui qualunque metafisica va fondata come un postulato della vita morale e leggi inflessibili ed eterne, e nella sua indifferenza per l'uomo. Si intende come, a seconda che l'ideale-valore si ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] completa indipendenza degli assetti liberali rispetto a qualunque concezione morale ritenuta vincolante.
Numerosi sono stati J.A. Passmore (1974) contro chi concepisce il rapporto dell'uomo con la natura in termini di un dominio senza limiti.
Le ...
Leggi Tutto
qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...