Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] si nega la capacità di dire qualcosa, di formulare un'asserzione, vera o falsa che sia, sul mondo, sugli dei o sull'uomo. Nessun mito in sé direbbe nulla e nulla potrebbe dire su un qualsiasi ordine di realtà. Soltanto tutti insieme i miti mettono in ...
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MACHIAVELLI, Totto
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1475 da Bernardo di Niccolò, dottore in legge, e Bartolomea de' Nelli, già vedova di Niccolò Benizzi. Ultimo di quattro figli, ebbe come fratello [...] maggiore Niccolò, il celebre letterato e uomo politico fiorentino di cui fu compagno di studi, almeno nell'età infantile e adolescenziale. Ebbe inoltre due sorelle, Primavera e Ginevra, andate spose rispettivamente a Francesco Vernacci e Bernardo ...
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Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] confessioni e di tutte le religioni. In quest'opera P. torna a sostenere la sua tesi della bontà e religione naturale dell'uomo, richiamandosi tra gli altri, in modo caratteristico, al Petrarca e a Dante, che sin da giovane erano stati la sua lettura ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] è il motivo formale della f.). Per ciò stesso, però, l’assenso non è esclusivamente un atto dell’intelletto, ma impegna tutto l’uomo, e anzitutto la sua volontà, la quale conduce l’intelletto a dare il suo assenso, con un giudizio di credibilità, all ...
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Termine storico-religioso coniato dai seguaci dell’indirizzo evoluzionistico per indicare forme della religione ancora più primitive dell’animismo, posto da E.B. Taylor come prima forma religiosa dell’umanità. [...] Esso servì a indicare quella fase evolutiva della religione in cui l’uomo non sarebbe ancora arrivato alla rudimentale personalizzazione delle forze soprannaturali propria dell’animismo e avrebbe avvertito solo l’azione di energie impersonali. Al di ...
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Teologo, letterato, mistico armeno (945-1010); autore di una bellissima raccolta di poesie religiose ("Elegie"; ma dette comunemente Narek dal nome del monastero ove G. morì); in esse si esprime il mistico [...] desiderio di un ineffabile congiungimento con Dio, desiderio non solo dell'uomo ma dell'universo tutto che aspira alla sua purificazione. Scrisse anche - una delle sue opere giovanili - un commentario al Cantico dei Cantici. ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] santo che ha «vinto» la natura acquisisce un potere spirituale e materiale, che ne fa il mediatore per eccellenza fra l’uomo e Dio, colui che attraverso i sogni, le visioni, le profezie, interpreta la volontà di Dio e attraverso i miracoli manifesta ...
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Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] grazia e sul libero arbitrio, sul peccato universale e sulla redenzione.
La dottrina
Giansenio estremizzava l'idea di Agostino secondo cui l'uomo, dopo il peccato originale, non è più in grado di volere o compiere il bene con le sole sue forze. La ...
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(gr. Αἰακός) Nella mitologia greca, figlio di Zeus e di Egina, nato nell’isola che da questa prese il nome. Zeus, pregato da E., avrebbe popolato l’isola mutando in uomini le formiche (➔ Mirmidoni). Padre [...] di Peleo, Telamone e Foco, fu l’uomo più giusto e pio dei suoi tempi e dopo la morte divenne uno dei giudici infernali. E. avrebbe costruito con Apollo e Posidone le mura di Ilio.
Da E. si vantavano di discendere gli Eacidi, principi dei Molossi e ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] pensiero cinese. Nel VI-V sec. a.C., Confucio (551-479 a.C.), lanciando una vera e propria scommessa sull'uomo, lo aveva concepito come un essere intrinsecamente relazionale, che si muove entro una rete di rapporti di reciprocità determinati da una ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...