CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] 'ingiustizia e la cupidigia, il valore della pena e l'uso che di essa si deve fare sono parte come scrupoloso ministro di Stato rende ragionedell'operato suo e dei colleghi, come dagli particolare compì un'analisi critico-legale attraverso gli atti ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] della conoscenza della Vulgata si risolve in un approfondirsi delleragionicriticadella Vulgata, cioè - in concreto - dal rilievo delle inconciliabili (o comunque insostenibili) forme della presenti due fatti: l'usodella voce castigatio nel senso di ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] incontro con l'umanesimo giuridico e la giurisprudenza culta: usò ampiamente A. Alciato e J. Cujas (Cuiacio), esponenti . e Vico, in Archivio di storia della cultura, XIII (2000), pp. 27-51; C. Carena, Criticadellaragion poetica di G.V. G.: l' ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] delle decime dell'olive, cui seguì, l'anno successivo, il Ristretto delleragioni de questo il G. era fortemente critico verso Madrid, sottolineandone la politica usodella Naturalis historia di Plinio il Vecchio, tornavano anche nelle pagine dell' ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] guida di Angelo Manriquez. Secondo l'uso, difese in un "atto di suo avviso, è l'esperimento secondo ragione che deve dire se Aristotele è nel particolarmente connessa al problema della obliquità e che critica la soluzione berniniana, anche ...
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AULISIO (d'Aulisio), Domenico
Filippo Liotta
Nacque a Napoli il 4 genn. 1649 da Antonio e da Maddalena Magretta di Bagnoli Irpino dove la famiglia Aulisio aveva il domicilio abituale. Assai presto, [...] uso. I restanti opuscoli riguardano un tentativo di ricostruzione dell 'esatta misura delle capacità didattiche dell'A., che ben a ragione è stato della continuità del diritto, l'interpretazione del diritto romano come diritto storico, l'esame critico ...
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BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] fu a ragione lodata da alcuni contemporanei, ad esempio dall'Algarotti, dal Sanvitali, e dallo stesso severo critico del B., p. 274).Ditale raccolta largo uso se ne fece nella ristampa non ufficiale del Vocabolario della Crusca (Napoli 1746), in ...
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ARCA (Arcades, Arcas), Fabio
Filippo Liotta
Nacque a Narni nel 1495, da una tra le più note famiglie del luogo. È probabile che egli abbia compiuto gli studi di diritto a Bologna, poiché, da una lettera [...] romanus", secondo l'uso di distinguere per "nationes" gli studenti e i professori delle università). Si tratta, critico.
E tuttavia, malgrado la scarsezza di originalità e la totale acrisia - per cui, molto probabilmente, e a ragione, la fama dell ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...