Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] e su Fourier e Proudhon, al quale avrebbe dedicato uno dei suoi ultimi scritti. Utopie e ideali che fanno da guida ai tentativi di mutamento politico. Aristotele è il grande artefice di tipologie di forma di governo ricavate dalla realtà che ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] non c'è un rapporto meccanico tra storia della cultura e storia politica, precisando, per esempio, che la crisi e la fine dell Firenze il 29 dicembre 2004, non aveva smesso di pensare all'utopia di un mondo diverso: come gli avevano insegnato a fare i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] e della società umana che è parte costitutiva dell’utopia liberale dell’ottimo governo.
Con Les systèmes socialistes, operare da fattore di integrazione sociale.
La teoria del ciclo politico
Anche se nel concetto di élite è fatto rientrare ogni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] se la sua lezione non aveva attecchito in Italia. Da ciò derivava l’‘utopia’ di Machiavelli che, osservava il critico, aveva delineato una politica inadeguata alla profonda corruttela italiana cinquecentesca.
Nel nostro Paese De Sanctis constatava ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] diventare due suoi noti scritti: Pfade aus Utopia (Vie d’uscita dall’utopia) e Homo Sociologicus. Agli inizi del 1958 suoi libri allargarono la loro influenza, in particolare fra i leader politici, questi cominciarono a recarsi da lui - o a invitarlo ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] quali vanno menzionati i Lineamenti di storia delle dottrine politiche e gli Scritti di teoria dello Stato, tutti 1946-47; Il valore nella storia, ibid. 1948; Saggi sull'utopia di Tommaso Moro, ibid. 1949; Filosofia del lavoro, ibid. 1951 ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] adattò il suo comportamento alle mutate condizioni politiche, testimoniando direttamente con la sua opera della Zagaglia, XVI (1974), pp. 27-30; L. Miele, Moralismo e utopia nell'"Esposizione del Pater" del Galateo, in Esperienze letterarie, II (1977 ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] (1516), dal quale è venuto il termine di utopia (v.) e che ha un posto importantissimo nella storia delle dottrine politiche. Nel primo libro sono aspramente criticate le condizioni politiche dell'Inghilterra dei Tudor; nel secondo viene proposto lo ...
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Abensour, Miguel. – Filosofo francese (1939-2017). Filosofo della politica, direttore del Collège de Philosophie di Parigi, è stato acuto studioso del totalitarismo; vicino alle interpretazioni della Scuola [...] , nei suoi saggi - in cui ha fondato la critica della politica sulla distinzione del dominio e dello sfruttamento - ha tentato di conciliare il concetto di democrazia con quello di utopia intesa come fermento antiautoritario. Tra le sue opere: De la ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] entrato in crisi è, dunque, l'alleanza tra storia e utopia. Non trova più conforto l'idea che una logica intrinseca agli 461-82, 51-87, 180-205 (trad. it. in G. Sorel, Scritti politici e filosofici, a cura di G. Cavallari, Torino 1975, pp. 63-179).
G ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopista
s. m. e f. e agg. [der. di utopia] (pl. m. -i). – Creatore, sostenitore, seguace di un’utopia: gli u. del socialismo prescientifico (e, in funzione di agg.: i socialisti u. del primo Ottocento); un u. moderno. In usi estens. e più...