PELLEGRIN, Luigi
Roberto Dulio
– Nacque il 21 aprile 1925 a Courcelette (Somme), da Paolo, falegname e carpentiere di origini friulane, che si era trasferito in Francia per lavoro, e da Brigida Fornasier.
Alla [...] zone, alla messa a punto di un sistema di collegamenti ed estese infrastrutture architettoniche che parvero declinare l’utopia del ventennio precedente nelle concrete e urgenti necessità della capitale. Sul finire degli anni Novanta l’architetto ...
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FIGARI, Filippo
Carla De Cherchi
Nacque a Cagliari il 23 sett. 1885 da Bartolomeo, ingegnere delle R. Ferrovie sarde, e da Carmela Costa. Stabilitosi con la famiglia a Sassari, frequentò il ginnasio [...] romana dei Ss. Pietro e Paolo, otto bozzetti per le vetrate della cupola, non realizzate (E42. L'Esposizione universale di Roma. Utopia e scenario di regime [catal. della mostra di Roma], Venezia 1987, p. 466).
Già direttore, dal 1935, della scuola d ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] città e per un ritorno alla religione e ai valori e costumi tradizionali, ritorno simboleggiato nella spiritualità medievale, nell'utopia politica di Dante e anche nell'apprezzamento per gli scrittori toscani del Due e Trecento, in particolare quelli ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] "più aderentemente epistemologiche, come la filosofia del linguaggio, della storia e della prassi", per cui si veda Teologia, ideologia, utopia (Brescia 1974, p. 7), in cui il M. ha dato una definizione complessiva di filosofia della religione: è un ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] 1978, n. 19, pp. 19-22).
L'ideale del D. appare quello di unire in un grande movimento pragmatista uomini pratici e utopisti. I primi perché ispirati da un sano senso di concretezza, di gusto per la realizzazione, di amore per tutto ciò che è chiaro ...
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GUARNIERI, Silvio
Simona Carando
Nacque a Feltre, nel Bellunese, il 5 apr. 1910, unico figlio maschio di Giacomo, avvocato, e di Antonietta Roberti. Frequentò le scuole superiori a Belluno, poi, per [...] confronti di C. Cassola, G. Bassani e per il Moravia degli anni Settanta.
Quando fu pubblicato il volume di narrativa Utopia e realtà (Torino 1955), racconti in gran parte già editi, proprio Vittorini, quasi a controbattere le riserve espresse su di ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] tuttavia che sia le Quaestiones, sia l'Introduzione alla politica abbracciano un orizzonte ben lontano da quello dell'utopia rinascimentale. Il nucleo centrale del discorso del C. è piuttosto quello di tanti altri autori secenteschi: come conciliare ...
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PETRUCCIANI, Mario
Lorenzo Cantatore
– Nacque a Caserta, da Eugenio e Matilde Fiocca, il 23 febbraio 1924.
Precocemente orfano di padre, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Tivoli dove frequentò [...] critica del tempo, che si fa idea-struttura, direbbe il Lotman, causa formale, direbbe il Frye: e infine, infrenabile scatto dell’utopia. Ma se la scienza dell’uomo saprà sempre meglio essere scienza per l’uomo nell’affanno della sua corsa terrena, e ...
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DURINI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Angelo, del ramo secondogenito dei conti di Moriza, e di Antonia Mauri, nacque a Milano il 2 nov. 1800. Laureato in legge all'università di Pavia, percorse in [...] rettissimo, amici dell'ordine di cose qual noi lo ravvisiamo, ma prudenti e buoni conoscitori dello stato di fatto, non gente ad utopia, ma positivi. Questi sono Durini, Strigelli e Lissoni. Del primo ve ne scrissi già: egli e la vera anima del nuovo ...
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ARRIVABENE, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Mantova il 21 genn. 1787 da nobile famiglia. Suo padre Alessandro, già deputato ai comizi di Lione, ma poi avverso al dominio francese, dovette trascorrere [...] Frequentò Vincenzo Gioberti, per il quale nutriva una profonda amicizia, anche se il suo realismo non gli impediva di giudicare utopia la vagheggiata confederazione guelfa con alla testa il papa. Nel 1845, durante un viaggio a Torino, ragionò a lungo ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...