Pittore (Groot-Zundert, Brabante, 1853 - Auvers-sur-Oise 1890). La vita di questo grande artista olandese fu tragica come la sua arte. Sembra che fin dall'infanzia avesse una vita psichica inquieta, resa [...] sua interna passione. Divenuto in seguito amico di P. Gauguin, van G. lavorò con lui ad Arles nel 1888; ma sul finire si associa una tormentosa e quasi allucinata deformazione dell'immagine, van G. lasciò molti disegni e incisioni. Grandissima fu la ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] viaggio in Italia, nel 1905 fu brevemente a Parigi. Dopo il 1908 scoprì intensamente i valori della pittura di Cézanne, vanGogh, Ensor. Nel 1911 conobbe Macke, Marc e Kandinskij e un anno dopo partecipò alla seconda esposizione del Blaue Reiter ...
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Architetto italiano (Novara 1927 - Milano 2020). Fin dalle prime opere, che si inseriscono nel clima di recupero di valenze formali e tecniche di tradizioni precedenti il movimento moderno, il concettualismo [...] dell'architettura (1966), Il disegno del prodotto industriale (1982), La città visibile (1993), Le scarpe di VanGogh. Modificazioni dell'architettura (1994), Racconti di architettura (1998), Identità e crisi dell'architettura europea (1999 ...
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Recalcati, Massimo. – Psicanalista italiano (n. Milano 1959). Formatosi alla psicanalisi a Milano con C. Viganò e a Parigi con J.-A. Miller, dal 1994 al 2002 ha diretto l’Associazione per lo studio e la [...] della psicoanalisi (2007); Il miracolo della forma. Per un'estetica psicoanalitica (2007); Melanconia e creazione in Vincent VanGogh (2009); L'uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica (2010); Cosa resta del padre? La paternità ...
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Pittore, disegnatore e litografo francese (Albi 1864 - Malromé, Gironda, 1901). Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione [...] , Museo T.-L.; San Paolo del Brasile, Museu de Arte), di Suzanne Valadon (Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek), di vanGogh (Amsterdam, Stedelijk Museum), di O. Wilde (New York, coll. Lester), delle modelle Carmen (Williamstown, Sterling and Francine ...
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Architetto giapponese (Nagoya 1934 - Tokyo 2007). Fondatore, con K. Kikutake, M. Otaka e F. Maki, del gruppo Metabolism, nella sua ricerca, coerentemente con la poetica del gruppo, sviluppa, riallacciandosi [...] la sede del Golf Club Fujinomiya a Shizuoka (1997), l'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur (1998), la nuova ala del Museo vanGogh ad Amsterdam (1998), l'Amber Hall a Kuji (1999); l'International convention center di Osaka, noto come Grand Cube ...
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Scrittrice, sceneggiatrice e attivista politica somala naturalizzata olandese (n. Mogadiscio 1969). Proveniente da una famiglia di fede islamica, ha trascorso l’adolescenza tra Somalia, Etiopia, Kenya e Arabia [...] , potente atto di denuncia contro gli abusi subiti dalle donne islamiche che è costato la vita al suo regista T. vanGogh, ucciso ad Amsterdam da un fondamentalista, nel 2006 si è dimessa dalla carica parlamentare per trasferirsi negli Stati Uniti ...
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Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, [...] ), ove seguì dapprima i corsi di P. Bonnat e studiò la pittura impressionista; quindi, vivamente colpito dalla mostra di V. vanGogh (1901) e venuto a contatto con H. Matisse (1905), divenne anch'egli fauve con grande originalità di modi. Nel 1907 ...
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Scrittore, regista e attore francese (Marsiglia 1896 - Ivry-sur-Seine 1948); aderente al surrealismo, se ne allontanò per frequentare la scuola di Ch. Dullin, esordendo come attore all'Atelier. Nel 1926 [...] Cenci. Una malattia mentale lo costrinse a vivere lontano dalla vita teatrale, ma scrisse ancora qualche saggio (tra cui il volume VanGogh, le suicidé de la société, 1947). Tra le sue opere: Tric trac du ciel (1923); L'ombilic des lymbes (1925); L ...
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Pittore (Gruchy, Gréville, 1814 - Barbizon 1875). Figlio di contadini, studiò dapprima a Cherbourg ed esordì dipingendo idillî, bagnanti, figurazioni mitologiche e alcuni ritratti, in cui già si nota la [...] di M. si rivela nella sua purezza nei disegni (in gran parte al Louvre) e nelle incisioni. La sua influenza si esercitò in Francia (soprattutto su C. Pissarro), in Olanda (su I. Israels e fu notevole su V. vanGogh) e negli altri paesi europei. ...
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van1
van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
islamofobico
agg. Derivato da ostilità pregiudiziale nei confronti dell’islam. ◆ Sono state pugnalate inflitte ai valori più profondi dell’Olanda quelle che hanno tolto la vita a Theo van Gogh. […] Ma qualche avvisaglia islamofobica si è fatta...