fiumana
Bruno Basile
Nella sua più generale accezione, il termine è sempre impiegato da D. nel senso di " fiume grande e impetuoso ", poiché f. " è più che fiume, cioè allagazione di molte acque " (Buti). [...] combattuto "), si sono aperti a un'identificazione della f. con l'allegoria della selva, di cui costituirebbe una variatio metaforica. La ricognizione sui testi medievali, operata dal Singleton e dal Mazzoni, rompendo l'equilibrio esistente tra le ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] estremamente composito ed efficace. Gli elementi architettonici della sala rossa vengono qui sottoposti a un'estrosa variatio formale; il repertorio decorativo si infittisce sino a comprendere, nel fregio sotteso all'intera struttura, piccoli ...
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stesso (stessi)
Ugo Vignuzzi
Aggettivo (mai pronome) di ristretta presenza nell'opera dantesca, e solo in quella canonica, con un massimo di 42 occorrenze nella Commedia, oltre a 6 nella Vita Nuova, [...] l'altre qui, quand'ella c'era; Pd XXIII 44 la mente mia... di sé stessa uscìo.
E ancora in Vn XXXV 3, Cv II XIV 3 (in variatio con medesimo), If IV 120, XII 14 e 69 (in rima), XXV 8 e 106 (Le gambe con le cosce seco stesse / s'appiccar), XXXI 27, Pg ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] , procedure di).
Ciò accade specialmente nel linguaggio giornalistico (➔ giornali, lingua dei), che prevede una certa variatio stilistica, per evitare ripetizioni, e che talvolta, in questa pratica, oltrepassa perfino il limite della correttezza ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] sestina doppia Canz. CCCXXXII, le dodici occorrenze in rima della parola stile documentano tutta la tensione dialettica e la variatio dei registri intrinseca alla lingua del Canzoniere: così lo stile è dolce (v. 3), successivamente agro e aspro (vv ...
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FRANCESCO Cieco da Ferrara
Jane E. Everson
Nacque verso il 1460 da padre ignoto. L'opera di F. non fornisce indicazioni sul luogo di nascita, l'anno o i rapporti di famiglia, e nella mancanza di documenti [...] , figlio di Rinaldo, e di Rinaldo stesso.
Nello svolgere il suo materiale F. si dimostra consapevole del principio della variatio, nella scelta di materia e nei cambiamenti frequenti di tono, cosicché il Mambriano si rivela molto superiore ai rozzi ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] da frequenti parallelismi combinati con varie forme di chiasmo secondo una sottile dialettica tra repetitio e variatio (Bigi 1983).
Un tale brillante sperimentalismo, che implica una soluzione al problema linguistico basata sostanzialmente sulle ...
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via (vie)
Ugo Vignuzzi
L'avverbio di moto, con un generico valore di allontanamento, è presente in tutte le opere di D., anche se con frequenza non troppo elevata (meno di una settantina di casi in tutto, [...] in variazione): Lo numero del tre è la radice del nove, però che, sanza numero altro alcuno, per se medesimo fa nove, sì come vedemo manifestamente che tre via tre fa nove (e la variatio con ‛ per ' continua, ripetuta, al paragrafo successivo). ...
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NOMENCLATURA
Primo DORELLO
Fabrizio CORTESI
Alfredo QUARTAROLI
Maria PIAZZA
Michele GORTANI
Alessandro GHIGI
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Guido VERNONI
. Ogni scienza si è venuta costituendo, secondo i bisogni ognora crescenti, [...] Ordo (familia); Subordo; Tribus; Subtribus; Genus; Subgenus; Sectio; Subsectio; Species; Subspecies (Proles); Varietas; Subvarietas; Variatio; Subvariatio; Planta. Lo stesso De Candolle, riconoscendo la manchevolezza delle leggi da lui proposte, nel ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] ordine di slanciate paraste con capitelli dorici. Le studiate asimmetrie di pianta e alzato apportano felici elementi di variatio all’uniformità generale dell’insieme; serrato appare il dialogo tra l’edificio e il suo ‘viridario’ digradante verso ...
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variatio
〈variàzzio〉 s. f., lat. (propr. «variazione»). – Latinismo usato nella critica letteraria e in retorica per significare un cambiamento di termini o di costrutti, in un breve contesto, per uno stesso contenuto concettuale ed espressivo,...
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...