Termine utilizzato già da F. de Saussure, in contrapposizione a sincronia, per indicare il fattore tempo in riferimento a una serie indefinita di espressioni linguistiche. Per analizzare una lingua in [...] più vasta. Un esame in d. verte quindi sul grado, sui modi e sui risultati dell’alterazione di una lingua.
Sviluppo diacronico, di una lingua, di un dialetto, o più in particolare di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale è il complesso dei ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] da Coseriu (cfr. almeno Coseriu 1956 e 1973), accanto a quelle di ➔ variazione diastratica e ➔ variazione diafasica; l’espressione variazionediacronica, legata al mutamento nel tempo, risale invece a Saussure (cfr. Saussure 19832), mentre la ➔ ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] questione, a stabilire le condizioni d'applicabilità delle parole, le regole del loro uso.
Proprio l'indagine della variazionediacronica del s. ha avviato, a fine Ottocento, una semantica specificamente linguistica. L'analisi dei tipi di mutamento ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] sincronica, come si vede esemplarmente nel Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio; la lingua della poesia preferisce la variazionediacronica, accogliendo o addirittura fingendo arcaismi. Un’altra differenza tra lingua della prosa e lingua della poesia è ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] delle varietà di lingua si attua nella sincronia, e nell’architettura della lingua in genere non è contemplata la diacronia: la variazionediacronica viene per così dire messa fra parentesi. Ma il tutto si muove naturalmente lungo l’asse del tempo, e ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] cui il primo elemento è una nasale, una laterale o una vibrante. Essa si presenta principalmente in fenomeni di variazionediacronica e diatopica (in special modo nei dialetti meridionali) e interessa gruppi consonantici quali:
[ld] > [lː] in it ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] s’indubiti, che si rinvengono con difficoltà nell’attuale produzione linguistica, a conferma, forse ovvia, di una variazionediacronica anche nell’italiano regionale. Per il Novecento va citato Luigi Meneghello (1922-2007), di Malo (Vicenza), autore ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] varia attraverso gli strati e i gruppi sociali;
(d) la lingua varia attraverso le situazioni comunicative.
La dimensione diacronica, vale a dire la variazione lungo l’asse del tempo e nella storia, che dà luogo a diversi stati di lingua successivi, e ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] e momento sociale dell’arte, interpretazione del canone e variazione inventiva di esso.
Alle aree con presenza ancora viva etnologiche, i manufatti difficilmente si prestano a un’analisi diacronica dal punto di vista formale o stilistico per la ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] fono (nonché dalle diverse varietà di italiano; ma le variazioni regionali saranno trattate nel § 6). Dal punto di vista L’origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Loporcaro, ...
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diastratia
diastratìa s. f. [comp. di dia- e lat. stratum «strato», coniato sul modello di diacronia]. – In sociolinguistica, il complesso delle variazioni del sistema di una lingua riconducibili all’estrazione e alla collocazione sociale...
dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, relativamente ai casi anomali) delle variazioni...