MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] inferiore al 50%), e di vari tagli, con grande varietà di tipi, che ne consentivano l'identificazione e la caratterizzazione m. gotiche d'Oltralpe i troni si trasformano in complesse architetture o in scenografiche cornici, come nel pavillon d' ...
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ASPERTINI, Amico
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio del pittore Giovanni Antonio e fratello di Guido, nacque a Bologna tra il 1474 e il 1475.
Nulla si sa di preciso sulla sua attività giovanile, se [...] raffinatezze delle opere del Francia, le doti più complesse e difficili, ma più profonde e pungenti dell' des Kaiser Friedrich Museums, Berlin 1909, p. 80; L. Frati, Varietà storico-artistiche, Città di Castello 1912, pp. 81-88; A. Venturi ...
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MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] interesse del M. per la rappresentazione di un pittoresco mondo orientaleggiante, riprodotto nella varietà inventariale dei costumi e in una complessa macchina decorativa (Raby; Fortini Brown) dove la concitazione dell'episodio narrato viene risolta ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] o lippesche) della fine del Quattrocento, è di originale complessità, con la Madonna seduta su una pietra sorgente da di Saulo, vedendo la luce senza udire la voce, manifestano una varietà di reazioni che va dal panico alla premura per il caduto, ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] la t. di motivi figurati in pannelli semplici o in composizioni complesse figurate (decorazione della basilica di Giunio Basso sull’Esquilino, 4 , porte ecc. Affine alla certosina, ma con maggior varietà, con riquadri, circoli, rosette, fu la t. ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] di origine germanica, il r. gareggia con la pittura in complesse scene figurate. Lo stesso si verifica nel 13° e 14° porpora; invece quelli di origine orientale presentano una grande varietà di colorazioni frammiste a fili d’oro e d’argento ...
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Sistema di montagne dell’Asia centrale, lungo circa 1250 km, che si eleva fra il bassopiano siberiano a N e la depressione della Zungaria a S: a O si stende la Steppa dei Chirghisi e a E l’altopiano mongolo. [...] SE, verso l’omonimo altopiano.
L’A. russo è orograficamente molto complesso: costituito da una rete intricata di catene, con diverse direzioni. relazioni. L’arte, documentata in una grande varietà di tecniche, rappresenta un’estrema propaggine dello ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] con la loro immediatezza e schematicità, della ricchezza e varietà del colore del m. commerciale, a sua volta simbolo riflessione sul m. a livello più generale presenta aspetti più complessi: gli storici dell'arte toccano raramente la vicenda del m. ...
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ZOCCOLO
Luigi Crema
. Architettura. - È la parte inferiore di un edificio, bassa e sporgente in modo da costituire un appoggio sicuro alla costruzione e anche da dare a questa una più apparente stabilità. [...] da un elemento profilato (Theseion, ad Atene). Zoccoli a profili più complessi presenta il tempio di Giove ad Agrigento; e, se non in di tinta unita, una grande varietà di motivi, rispondente alla varietà della concezione ornamentale.
Nel Medioevo ...
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VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] alle rievocazioni romane, il vestibolo assume forme architettoniche complesse e monumentali. Nel palazzo Chierigati, a Vicenza, casa Capra e della casa Della Torre, concepito con varietà di colonnati.
Nel palazzo del Rinascimento il vestibolo si ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...
consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...