L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] che, mentre le appositive accettano il quale nella varietà delle sue forme. Le relative appositive sono sempre all , la subordinazione grammaticale e il tempo verbale. Nell’ordine lineare, il segmento che occupa la prima posizione tende ad avere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni tra il 1790 e il 1830, in Germania, è diffusa l’esigenza di una visione unitaria [...] della polarità. Nel magnetismo, la polarità è lineare; nell’elettricità, la polarità agisce tra superfici; manifestazione perché è nell’uomo che è presente e operante la maggiore varietà di organi. L’uomo è l’unione di tutti i caratteri propri ...
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GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] 1967), Giochiamo agli anni Trenta (1968), E noi qui (1970), varietà del sabato sera.
Partecipò inoltre alle edizioni del 1968, 1969 e 1970 e il suo pubblico. Il suo percorso artistico divenne lineare e conseguente: fare della canzone non più un fine, ...
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Preistoria del Subcontinente indiano
Massimo Vidale
Con lo sviluppo della ricerca archeologica, la preistoria del Subcontinente indiano sembra sempre più chiaramente riconducibile alle grandi successioni [...] ritocchi erti, sino a creare superfici di taglio di forma lineare, concava o convessa. Queste industrie, in genere facilmente e armamentari più elaborati e le scene includono una varietà di attività economiche e sociali. Il repertorio degli animali ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] principale, che però viene sviluppato in modo nient'affatto lineare: il testo si presenta come una selva di ipotesi con una fitta serie di libri, in cui, pur nella varietà delle soluzioni adottate, non si registrano sostanziali cambiamenti di poetica: ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] l’iconografia idealizzata del popolo romano attraverso un linguaggio lineare, semplificato – inaugurato da John Flaxman alla fine la produzione di Pinelli fu prodigiosa per quantità e varietà. Lo straordinario successo commerciale ne ha determinato la ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] Torquato Tasso ; ecc.), riproposta in una versione più lineare e moderna. L’analisi complessiva della sintassi del , Milano, Mondadori, 3 voll.
Leopardi, Giacomo (1998), La varietà delle lingue. Pensieri sul linguaggio, lo stile e la cultura italiana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento i progressi della fonografia hanno permesso di ascoltare musica “trasmessa”, [...] , musica registrata e musica trasmessa non è però così lineare. In Italia, ad esempio, fino agli anni Cinquanta la epoca. Del 1959 è invece la prima edizione di Canzonissima, varietà televisivo che già a partire dal nome dà enorme rilevanza alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un nuovo sistema di notazione, teorizzato e perfezionato a Parigi nel primo ventennio [...] La produzione dell’ ars nova si distingue per la varietà di generi musicali, che affiancano il mottetto isoritmico, al scrittura del Gloria e del Credo è per contrasto molto più lineare, con uno stile sillabico che ricorda il conductus . In ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] simultaneo. La scelta di un ordine è imposta dalla natura lineare della lingua, ed è uno degli aspetti fondamentali dell’organizzazione e la funzione presentativa è assolta da una varietà di strutture sintattiche diverse, che spesso vengono combinate ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...