GHERARDESCHI (Gherardesca)
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti pistoiesi del cui primo esponente noto, Atto Felice, si sa solo che, nato a Pistoia nel 1674, trascorse buona parte della sua esistenza [...] si traduce in un trattamento prevalentemente omofonico e lineare delle parti.
Della sua produzione di musica acquisti dell'arte, specialmente per quello che attiene alla varietà e ricchezza degli accompagnamenti … e gli applicò convenientemente ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] zero il ∆2 U di E. Beltrami relativo a due forme dell'elemento lineare di uno spazio a curvatura costante negativo. Si tratta di una equazione di tipo ellittico in tutto lo spazio, salvo su una varietà π parabolica, che è nei due casi un'ipersfera ...
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RAPHAEL, Antonietta
Paola Bonani
RAPHAËL, Antonietta. – Nacque a Kaunas, in Lituania, nel 1895, ultima figlia del rabbino Simon e di Katia Horowitz. La data di nascita, modificata da Raphaël stessa [...] tendente a sistemarsi in una grazia decorativa d’arabesco lineare. Questa artista avverte nelle cose, nei terreni, nei tono, che il tessuto della sua pittura ne acquista una varietà sempre nuova; restando non sai come armonicamente fuso dalla ...
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FUBINI (Fubini Ghiron), Guido
Marta Menghini
(Fubini Ghiron), Nacque a Venezia il 19 genn. 1879 da Lazzaro e da Zoraide Torre. Compì i suoi studi presso la Scuola normale superiore di Pisa, dove ebbe [...] varietà di fronte a un gruppo di Lie, e ottenne "l'elemento lineare proiettivo" (cfr. Studi relativi all'elemento lineare le linee asintotiche di una superficie rigata appartenente a un complesso lineare sono tra loro proiettive.
Il F. morì a New York ...
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PINCHERLE, Salvatore
Enrico Rogora
PINCHERLE, Salvatore. – Nacque a Trieste l’11 marzo 1853 da Mosè ed Evelina Dörfles.
Di famiglia ebraica frequentò le scuole medie e il liceo Imperiale a Marsiglia, [...] problema generale dell’iniettività e della suriettività di un operatore lineare definito su uno spazio di funzioni e si rese conto x come una varietà o spazio di cui ogni singola serie costituisce un elemento. Ad una tale varietà, evidentemente ad un ...
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CAPALTI, Alessandro
Olivier Michel
Nacque a Roma il 25 sett. 1807, figlio maggiore di un ricco negoziante, Lorenzo, originario di Civitavecchia, e di Anna Serafini, allieva di Teresa Mengs-Maron. Visse [...] conosceva il francese e l'inglese - la ricchezza e la varietà della sua biblioteca lo provano (inventario, inedito in 30 Notai plasticità. A villa Aldobrandini, invece, la composizione lineare esprime la volontà di ritrovare l'ingenuità dei primitivi ...
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TRIONFO, Aldo
Paolo Puppa
(Cesare Aldo). – Rimosso il primo nome per le implicazioni imperiali (e rimasto il secondo, Aldo, che in ebraico significa capo), ma semplicemente Dado per gli amici, nacque [...] seconda parte delle serate, Trionfo inserì un varietà poetico-musicale: antologia delirante e sapienziale di filastrocche più o meno viventi e continui anacronismi, mai una storia lineare, nell’insofferenza per la well made comedy allo stesso modo ...
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MIBELLI, Vittorio
Stefano Arieti
– Nacque a Portoferraio, nell’isola d’Elba, il 18 febbr. 1860 da Fabio e da Elvira Falaschi.
Compì gli studi secondari e universitari a Siena, dove si laureò in medicina [...] eccentrica, ibid., XXX [1895], pp. 136-142; L’etiologia e le varietà delle cheratosi, ibid., XXXI [1896], pp. 508-522, 573-604). L 410-421; A proposito di alcuni casi di neurodermite cronica lineare, in Lo Sperimentale, LVIII [1904], pp. 29-46 ...
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BASSI, Carlo Francesco (Charles)
Ferruccio Rossetti
Figlio di Stefano, scudiero di corte a Modena, e di Angela Ballino, nacque a Torino il 22 nov. 1772.
Sua sorella Giovanna Marcherita (Margareta), nata [...] a tenue rilievo, per creare un'architettura di andamento più lineare che plastico, priva di effetti gratuiti e che si risolve tutta più generoso uso del bugnato e ad una certa varietà relle cornici delle finestre. In sostituzione della vecchia ...
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MORIN, Ugo
Fabio Sterpetti
MORIN, Ugo. – Nacque il 7 febbraio 1901 a Trieste, da Gabriele, nato a Lussinpiccolo il 12 luglio 1868, e da Maria Picinich, nata a Lussinpiccolo il 5 marzo 1873.
A Trieste [...] si occupò principalmente di problemi concernenti l’unirazionalità di varietà algebriche, nel secondo, degli automorfismi del corpo complesso, pp. 82-94, o Sul sistema degli Sh totali di un complesso lineare di Sk, ibid., 1934, vol. 5, pp. 24-49; di ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa negli elementi che la compongono, negli...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...