Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] intellettuali e politici tra Otto e Novecento, a cura di A. Canavero, G. Formigoni, G. Vecchio, Milano 2008, pp. 347-369.
4 G. Formigoni, L’Italia dei cattolici, cit., pp. 112-115.
5 D. Menozzi, Ideologia di cristianità e pratica della «guerra giusta ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] di alcune cariche ecclesiastiche) e anche i vecchi istituti del placet e dell’exequatur (ma subordinando , Milano 1973, pp. 147-193.
L. Ganapini, Il nazionalismo cattolico. I cattolici e la politica estera in Italia dal 1871 al 1914, Laterza, ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] 2003, pp. 360-371 da cui si cita; P. Prodi, Vecchi appunti e nuove riflessioni su Carlo Sigonio, in Nunc alia tempora, alii fosse stato ariano e per questo avesse perseguitato i vescovi cattolici non era vera, dal momento che Ario incominciò a ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] la propria identità aveva abituato.
La mescolanza di vecchie e nuove élites
I costi inverosimili di un 3, 1954, pp. 422-444; Silvio Tramontin, Iniziative sociali dei cattolici fra Ottocento e Novecento, in La chiesa di Venezia nel primo Novecento, ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] circa 600 mila. Furono soprattutto i giovani a non riconoscersi più nelle vecchie formule, tanto meno in quelle che erano state un supporto politico al partito cattolico. Il rinnovamento portato avanti dalla presidenza Bachelet provocò forti crisi d ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] storica in corso che andava verso il superamento di vecchie formule politiche.
Così lo Stato sabaudo fu legittimato pieno titolo la presidenza nel 1863. Ma questi, che era un cattolico moderato, non si sentì di restare in presenza di conflitti con la ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] le stanze. C’erano solo stalle e fienili. I vecchi dormivano nelle stalle, su un palco di tavole, e L’opera del Santo Padre Benedetto XV in favore dei prigionieri di guerra, «La Civiltà cattolica», 69, 1918, 2, pp. 116-129, 293-308, 398-414; 70, 1919 ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] che si para davanti al lettore è quello di un vecchio in rozzo saio con capelli e barba prolissi.
Dunque anche secolo. Il Poerio, invece, e con lui gli altri poeti cattolico-romantici, furono in armonia perfetta col secolo decimonono. E qui sta ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] mondo completamente cristiano, non a quel compromesso tra il vecchio e il nuovo che venne messo in piedi pochi Constantin, Bruxelles 1973, p. 139.
60 E. Bartolini, Sette racconti cattolici, Milano 1992, p. 174.
61 Per una sintesi sulla ricezione di ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] , nonostante l'aspra opposizione di alcuni vecchi patrizi, poiché gli stessi giovani erano oltre a Hubert Jedin, Gasparo Contarini e il contributo veneziano alla Riforma cattolica, in Storia della civiltà veneziana, a cura di Vittore Branca, II, ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...