CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] di massimo fervore creativo accompagnato da una prolifica vena inventiva. Nel 1928 a Milano venne pubblicato quello sett. 1974; U. Eco, introd. a A. Campanile, Se la luna mi porta fortuna, Milano 1975, poi in Id., Sugli specchi, Milano 1985, pp. 271- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel passaggio tra Seicento e Settecento il valore ideologico delle immagini si allenta: [...] che si placa solo al centro, dove il condottiero è portato sulle nubi per essere glorificato e incoronato dalle virtù. Dopo di caccia di Stupinigi (1733 e 1740) rivelano una fresca vena narrativa, dai toni cordiali e spiritosi, sempre sostenuta da ...
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CERAMI, Vincenzo
Eleonora Cardinale
CERAMI, Vincenzo. - Nacque a Roma il 2 novembre 1940 da Aurelio, di origini siciliane, maresciallo dell’Aeronautica, e da Adalgisa Montella.
Ebbe un fratello maggiore, [...] strada, scelse invece per la nuova opera una vena favolistica, altro aspetto importante della sua narrativa.
Dopo W. Pedullà, Milano 1999, XII, pp. 398-402; F. La Porta, La nuova narrativa italiana: travestimenti e stili di fine secolo, Torino 1999, ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] 'inizio strettamente legata, l'arte del C. si distingue per "una vena più direttamente popolare, più propensa all'illustrazione di un episodio" (Briganti, 1950). Questa tendenza lo porta però con il tempo a sviluppare una visione sempre più autonoma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Felix Anton Dohrn
Christiane Groeben
Nel 1872 lo zoologo tedesco Felix Anton Dohrn fondò a Napoli la Stazione zoologica, il primo istituto di ricerca indipendente e internazionale per la biologia marina. [...] come fondatore e primo direttore della Stazione zoologica che oggi porta il suo nome.
La vita
Felix Anton Dohrn nacque il ereditato l’amore per la musica e dalla madre anche una vena depressiva. Tra gli amici del padre vi erano scrittori, pittori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per il Dizionario storico-critico, Pierre Bayle dà un contributo importante [...] Tesi filosofiche (1670) in cui già emergono la sua vena polemica, la sua ansia di rimettere in discussione i scandalo dei Pensieri, è la tesi secondo cui l’ateismo non porta necessariamente alla corruzione dei costumi e, quindi, non è incompatibile ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Geoffrey Chaucer è il primo scrittore inglese che sperimenta quasi tutti i generi [...] e tozzo, duro come un ceppo d’albero. Non c’era porta che non avrebbe scardinata o rotta, andandoci a cozzar contro con la protagonista la morte della duchessa e, soprattutto, la sua vena narrativa e poetica.
Scritto in occasione della morte della ...
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MONTELATICI, Francesco, detto Cecco Bravo
Valerio Da Gai
MONTELATICI, Francesco, detto Cecco Bravo. – Nacque a Firenze, nel «popolo » di S. Ambrogio, il 15 novembre 1601, da Antonio di Giovanni e da [...] . 21). Dal 1629 risulta altresì titolare di una bottega presso Porta Rossa (Cecco Bravo..., 1999, p. 130). Entro la fine acquistata dal cardinale Gian Carlo de’Medici, la cui vena caricaturale mostra un’ulteriore evoluzione in senso grottesco del ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] iniziò una politica di celebrazione personale e dinastica di ampia portata. Forse a lui si deve la commissione della perduta Vergine collezione Molinari Pradelli) è ancora presente una certa vena lombarda e ghislandiana, nella pittura solida e ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] iniziò una politica di celebrazione personale e dinastica di ampia portata. Forse a lui si deve la commissione della perduta Vergine collezione Molinari Pradelli) è ancora presente una certa vena lombarda e ghislandiana, nella pittura solida e ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...