parafasia
Disturbo qualitativo del linguaggio, che consiste nella omissione, nella sostituzione, nella delezione, o nella trasposizione di fonemi (p. fonemica) o di parole (p. semantica). La sostituzione [...] semanticamente correlata, come per es. forchetta al posto di cucchiaio, cane per gatto, mela per pera, ecc.; le p. verbali sono le forme più gravi e la parola pronunciata non ha normalmente attinenza, se non prosodica talvolta, con quella corretta ...
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Psiche
Simona Argentieri
Il sostantivo psiche è desueto e rimanda a una remota classicità o a contesti accademici, ma le parole che contengono nella radice il riferimento alla p., come psicologia, psicoanalisi, [...] forse accontentarci dell'intuitiva ovvietà che la nostra p. è composta da tante funzioni affettive, sensoriali, cognitive verbali e non verbali; da sogni, fantasie e memorie; da percezioni e da raffinate astrazioni e simbolizzazioni; della modesta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] è una facoltà naturale dell’uomo, che si sviluppa da un primo stadio ferino e spontaneo allo stadio del linguaggio verbale convenzionale.
Herder ritiene che la prima lingua consistesse di grida, gesti e urla che esprimevano le emozioni immediate, e ...
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Scrittore italiano (Napoli 1861- Catania 1927). Siciliano d'origine, visse per alcuni anni (intorno al 1890) a Milano, dove esercitò la critica letteraria sul Corriere della sera; poi tornò in Sicilia. [...] sorte, 1887, che raccoglie sette racconti (primo esperimento narrativo di De R.); Documenti umani, 1888; Ermanno Raeli, 1889; Processi verbali, 1890; L'albero della scienza, 1890; L'illusione, 1891; Spasimo, 1897; Gli amori, 1898; La messa di nozze ...
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(it. Cacin) Popolazione stanziata in vaste regioni degli stati Shan (Myanmar centro-orientale), dove è giunta dalle originarie sedi montane dell’alto Irrawaddy; la sua espansione è stata arrestata solo [...] della sezione tibeto-birmana della famiglia linguistica indocinese; ha un peculiare sistema di suoni e un ricco sistema di suffissi verbali; segna la transizione verso il gruppo birmano.
Stato di K. (89.041 km2 con 1.135.000 ab. ca.). Stato ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] 'intento di gettare un ponte fra le due categorie, separate da uno svolgimento morfologico lunghissimo. Si trovano così forme verbali ricche di elementi nominali non soltanto semantici. L'infinito (v.) è m nome di azione privo di qualsiasi carattere ...
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TABULARIO
Gioacchino MANCINI
. In Roma, nei tempi più antichi gli atti pubblici (tabulae publicae) erano conservati in luoghi diversi della città, costituendo ciascun gruppo una serie distinta di documenti. [...] , console nell'anno 509 a. C. In progresso di tempo vennero ad aggiungersi altri documenti, quali i processi verbali del senato, le liste censorie, i rapporti dei governatori delle provincie senatorie, ecc. Il tabularium senatus divenne, presso ...
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‛UNṢURĪ (Abū l-Qāsim Ḥasan ibn Aḥmad)
F. G.
Poeta persiano nato a Balkh in epoca ignota; morto verso il 441 eg. / 1049-1050 d. C. Appartenne alla corte di Mahmūd il Ghaznevide (nell'Afghānistan), di [...] poesie d'amore, descrittive, ecc. Astro di prima grandezza nella cerchia dei poeti ghaznevidi, maestro di finezze retoriche e verbali, 'U. è nell'estimazione indigena un classico della poesia persiana antica.
Buon articolo di U. F. Büchner, in Encycl ...
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culto dei morti
Adriano Favole
Gesti, parole, riti per celebrare e ricordare i defunti
Il culto dei morti è l'espressione della pietà che gli esseri umani provano verso i defunti e della speranza in [...] ricordare i defunti ha spinto l'essere umano a realizzare forme di rappresentazione (sculture, dipinti, ma anche espressioni verbali) capaci di far 'sopravvivere' i morti nella memoria dei viventi, allo stesso modo in cui oggi utilizziamo fotografie ...
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significare
Michele Rak
Gli usi danteschi di questo termine e dei suoi corradicali, per lo più analoghi a quelli del lessico latino medievale, vanno osservati soprattutto nell'ambito della ricerca terminologica [...] non manca di notare l'estrema difficoltà di una significazione verbale, e quindi umana, costretta a cimentarsi con l'espressione di si figura la veritade costituendo sequenze di segni come cifre verbali di date sequenze di fatti o di altri segni, ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...