Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] ).
È da annoverare tra i segnali morfosintattici del discorso indiretto libero l’uso anomalo del sistema dei tempi verbali (➔ concordanza dei tempi), orientati secondo la prospettiva del parlante originario e non – come in un tradizionale discorso ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] cose ragionevole («Se [...] s’ha a finire in I sola, o può finire in I e E, come usa el latino») e varie forme verbali («Io amava, Faceva e simili, o Amavo, Facevo; cioè se finiscono in O o in A», «Cominciorono, Amorono e simili della prima, se per ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] e / et; accenti segnati di norma sulla preposizione à e sulla è (di essere), più di rado su altre forme verbali (andrà, lodò). Conservate alcune grafie etimologiche: h all’inizio di parola e, talvolta, all’interno (huomo, hiersera, Hermolao, alhora ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] : il verbo manca spesso nelle scritte dei monumenti dedicati ai caduti:
Acqualagna
ai suoi caduti
(Desideri 1995)
le valenze verbali non sono sempre saturate:
regnando Umberto I
il comune di Roma edificò
(Sabatini 1999: 156)
e in particolare il ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] persona singolare (io, mi, me; tu, ti, te) e plurale (noi, ci; voi, vi), così come nella flessione verbale delle forme corrispondenti.
Forme non intrinsecamente deittiche sono invece quelle della terza persona. Le espressioni sottolineate in (3) sono ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] : autodenunciarsi → autodenuncia (in questo caso, se il composto nominale ha data di attestazione anteriore, la formazione verbale può essere considerata il risultato di un processo di retroformazione; ➔ retroformazioni). L’omonimo auto2- deriva dall ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] le infrazioni alle norme grammaticali (dall’indicativo al posto del congiuntivo agli errori lessicali, dalle desinenze verbali substandard all’erroneo uso del pronome relativo) presenti nelle fiction televisive e nei cartoni animati giapponesi ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] . Per es., al pari dei verbi intransitivi con ausiliare essere, i passivi tollerano facilmente il soggetto in posizione post-verbale, anche in condizioni non marcate (Sansò 2003: 103):
(3)
a. è arrivato Paolo
b. nell’abitazione sono state trovate ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] , 9-11 ottobre 2003), Rende, Università della Calabria. Centro editoriale e librario.
Breu, Walter (2007), Il sistema degli aspetti verbali dello slavo molisano e l’influsso dell’italiano come L2, in Consani & Desideri 2007, pp. 186-204.
Breu ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] alla funzione di raccontare eventi passati, dovranno avere risorse per localizzare gli eventi nel passato (per es. le forme verbali o altri modi espressivi), per indicare la successione di eventi, per designare i partecipanti agli eventi stessi (per ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...