PRESENTE, CONGIUNTIVO
Il presente del modo ➔congiuntivo è un tempo verbale usato sia in proposizioni principali, sia in proposizioni subordinate.
Nelle proposizioni ➔principali può essere usato con diverse [...] di fatto specializzate come forme dell’imperativo.
Usi
La forza di attrazione delle forme della I coniugazione sulle altre classi verbali è tale che non è raro incontrare forme scorrette del tipo venghi o venghino, attestate anche in passato ma oggi ...
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Linguista e filosofo del linguaggio italiano (Torre Annunziata, Napoli, 1932 - Roma 2017), si è occupato soprattutto di linguistica generale, con attenzione al rapporto tra lingua e società.
Laureatosi [...] dei sistemi comunicativi e l'evoluzione della civiltà moderna (Guida all'uso delle parole, 1980; Minisemantica dei linguaggi non-verbali e delle lingue, 1982; Ai margini del linguaggio, 1984). Questa metodologia di studio lo ha portato in seguito a ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] (trad. it. Bologna 1992); S.A. Kripke, Naming and necessity, Oxford 1980; T.De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari 1982; D. Davidson, Inquiries into truth and interpretation, Oxford-New York 1984; D.Sperber, D ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] ho più telefonato
(24) a Bruno spiacque salutarla, partendo
(25) partito per Parigi, mi è spiaciuto non averlo salutato
Forma verbale assai vitale in italiano, il gerundio ha perso d’altra parte la declinazione casuale che lo caratterizzava, come un ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] complesso, in cui sia coinvolto un verbo modale o uno di percezione (➔ modali, verbi; ➔ percezione, verbi di), e con altre perifrasi verbali:
(4) a. Maria lo fa / lascia mangiare a casa
b. Maria lo vuole / può / sa / vede mangiare a casa
c. Maria ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] un cambio di turno senza pausa.
Un altro aspetto delle relazioni interpersonali che si studia mediante l’analisi di interazioni verbali reali è la dimensione della cortesia. La scelta di essere più o meno cortesi influenza la scelta di eseguire certi ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] è una conseguenza del fatto che i nomi d’azione sono ‘meno verbo’ dell’infinito nominale. Quest’ultimo, essendo più verbale del nome d’azione, conserva la reggenza dell’oggetto diretto.
Lo studio tipologico dei nomi d’azione per quanto attiene alla ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] 4-5, 8). In particolare, ad es., saper riconoscere e nominare correttamente i tempi e i modi del paradigma verbale dell’italiano, o le molte classi e sottoclassi di aggettivi e pronomi, o anche semplicemente saper discriminare una categoria rispetto ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] segmento, la trascrizione stretta rende anche l’insieme dei fenomeni di coarticolazione che si verificano all’interno del flusso verbale continuo, come pure la distribuzione delle prominenze accentuali: ad es., i bambini sono in casa [ibamˈbiːnisoni ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] , sono ormai rari i casi in cui la volgarità e la banalità lasciano il posto a più raffinati e sottili attacchi verbali degni della tradizione di quella che è stata definita la «nobile arte dell’insulto».
Che i rapporti personali, sociali e politici ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...