Sono in generale definiti substandard gli elementi che, nell’architettura sociolinguistica di una lingua (➔ varietà), stanno al di sotto dello standard (➔ italiano standard), vale a dire occupano i settori [...] e con sovraestensioni nella loro distribuzione: il zio, dei amici, il spettatore, i altri, un sbaglio; forme verbali analogiche come vadi/vadino (congiuntivo presente), misimo (prima plurale del passato remoto di mettere), potiamo (prima persona ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] -ire dell’italiano (io capisco / noi capiamo, che io colpisca / che voi colpiate; ➔ flessione; ➔ paradigmi; ➔ coniugazione verbale).
Alcuni preferiscono distinguere gli elementi posti fra radice e affissi esterni con il nome di interfissi, riservando ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] essere), preposizioni (per esempio, da/per) o articoli vengono aggiunti a verbi e nomi per costituire sintagmi nominali o verbali complessi. Ciò avviene, per esempio, nel processo che espande un verbo, come "ha corso/aveva corso", oppure nel processo ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] che ha portato allo sviluppo della prospettiva sociolinguistica sui fatti di lingua sta nella constatazione che il linguaggio verbale, oltre a essere una delle capacità innate degli esseri umani, dotato su queste basi di una propria strutturazione ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] L’applicazione consapevole e sistematica al volgare delle categorie e delle regole grammaticali del latino (i casi, i tempi verbali, le concordanze sintattiche) consentì a Leon Battista Alberti, in una data successiva al 1437 (cfr. Cardini 2008: XLII ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] incoativa.
A titolo d’esempio, si osservi la differenza tra, da una parte, il bovese [ˈiçɛ tɛˈɖːaðɛ mu], con forma verbale impersonale, il calabrese (nd)avìva li mi sòru e il gr. mod. ítan i adélfes-mu (tutti significano «aveva le mie sorelle») e ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] semanticamente il verbo che li segue (nei tratti di ➔ modalità e di ➔ aspetto) e formano con esso un unico predicato verbale:
(12) Maria deve partire
(13) Gianni vuole mangiare un gelato
(14) i giocatori iniziano ad allenarsi
(15) il computer ha ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] i plurali: ingegni); considerando anche i termini arcaici si arriva a otto lettere (ereggere), mentre considerando le flessioni verbali si raggiungono le otto (avallava, ovattava) e anche le nove lettere (onorarono).
Fuori dai canoni enigmistici è il ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] gioverà lo studio della grammatica, sulla cui base il pur ‘italianista’ Muratori disapprova modi regionali o popolari, come le forme verbali amarò, amaressimo, i pronomi gli per il femminile o il plurale, lui, lei, loro come soggetto. L’imperfetto io ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] i tratti grammaticali della predicazione (cfr. il concetto di dummy verb «verbo vuoto» in Jespersen 1937; Lyons 1968): modo, tempo e aspetto verbale (2) e l’accordo con il soggetto (3):
(2) Mario era un insegnante
(3) Mario e Luisa sono insegnanti
In ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...