MAMBELLI, Marcantonio, detto il Cinonio
Francesco Foffano
Nacque a Forlì nel 1582, entrò giovanissimo nell'ordine dei gesuiti e vi ebbe più tardi cariche e uffici didattici e amministrativi. Dimorò [...] i grammatici per le Osservazioni della lingua italiana, le quali contengono due parti ben distinte: un trattatello sulla coniugazione dei verbi, che vide la luce postumo, nel 1685, e un trattato molto più ampio sulle "particelle" uscito, vivente l ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] avverbiali finali (c’era un po’ solo quelo libro per studiare «c’era solo quel libro per studiare») e delle completive di verbi modali che coinvolgono le medesime entità (tu non bisogno andare «non devi andare» ~ e ha detto che lui sa come si apre ...
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di (de; si ha di per protonia sintattica; in composizione sempre de; nelle forme articolate il testo della Commedia a cura del Petrocchi reca sovente d'i, per cui vedi Introduzione 106 n.)
Tullio De Mauro
È [...] categoria di complementi di materia si ha in quei casi in cui ‛ di ' introduce il nome designante ciò che è trasformato nell'oggetto del verbo: If XIII 123 di sé e d'un cepuglio fece un groppo, XXIII 30 d'intrambi un sol consiglio fei, XX 1 Di nova ...
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togliere (tollere; torre; III singol. indic. pres. tolle e to'; I e III singol. ind. imperf. togliea, III plur. toglien; III singol. fut. torrà; cond. pres. I singol. torrei, III plur. torrien)
Alessandro [...] te ne porti di costui l'etterno / per una lagrimetta che 'l mi toglie... " (Pg V 107).
È quindi implicita nel valore del verbo l'idea che i due atti, quello del prendere e quello del levare o del privare, siano intesi come complementari e ugualmente ...
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setta
Paolo Ricca
Un gruppo che si separa dalla comunità
Viene chiamato setta un gruppo relativamente ristretto di persone che si aggregano volontariamente e di solito assumono, da una posizione minoritaria, [...] di sette prevalentemente in riferimento ai gruppi religiosi
Sette ed eresie
Il termine setta deriva da uno dei due verbi latini sequor «seguire» (un esempio, un insegnamento) o seco «troncare» (un rapporto). Originariamente setta non aveva alcun ...
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Letterato (Modena 1505 circa - Chiavenna 1571). Lettore di diritto a Modena dal 1532, fu nel 1560 processato e condannato in contumacia dall'Inquisizione, forse anche per effetto delle accuse di eresia [...] alle Rime del Petrarca, la Sposizione a XXIX canti dell'Inferno dantesco e la Giunta fatta al Ragionamento degli articoli e de' verbi di Messer Pietro Bembo (1563), dove si esamina lo svolgimento grammaticale della lingua italiana da quella latina. ...
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Vescovo di Alessandria d'Egitto, dottore della Chiesa. Nacque, probabilmente ad Alessandria, tra il 293 e il 295, e ricevette dai genitori educazione cristiana e istruzione classica. Ancora giovane, entrò [...] della fede con le due opere Λόγος κατὰ 'Ελλήνων (Oratio contra gentes) e Λόγος περὶ τῆς ἐνανϑρωπήσεως τοῦ Λόγου (Oratio de incarnatione Verbi), e nel 325 seguì al concilio di Nicea il suo vescovo Alessandro. Alla morte di questo, nel 328, fu eletto a ...
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ove ('v'; 've)
Mario Medici-Ugo Vignuzzi,
L'avverbio di luogo si presenta nelle opere di D. in alternanza con ‛ dove '. Mentre nella Vita Nuova è nettamente prevalente o. (34 occorrenze, di fronte alle [...] erba (Pg IX 12); inoltre: viso (Vn XIX 12 56); mente (Rime LXVII 45). Anche il nesso ‛ là o. ' può essere in diretta relazione con un verbo di stato o di moto: ‛ essere ' (Rime XC 64, If XVIII 100, XXVI 33, Pg I 121, e ancora Vn XIX 8 16); ‛ andare ...
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Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] Si dicono a. le lingue che per esprimere rapporti sintattici ricorrono di preferenza a preposizioni, posposizioni, verbi ausiliari ecc., mentre le lingue sintetiche usano esprimere tali rapporti per mezzo di desinenze e variazioni tematiche ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] ne costituisce l’informazione nuova (sono arrivati i tuoi amici) (➔ dato/nuovo, struttura). Il sintagma nominale oggetto è invece anteposto al verbo in due casi:
(a) quando è il tema della frase (i tuoi amici non li ho ancora visti): in questo caso ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...