COMPOSTE, PAROLE
Le parole composte sono parole formate dall’unione di due o più parole o parti di parole.
• I nomi composti possono essere formati combinando:
– nome + nome
pescecane (pesce + cane)
compravendita [...] + acqua)
biondo cenere (biondo + cenere)
– avverbio + aggettivo
malsano (mal(e) + sano)
sempreverde (sempre + verde)
– avverbio + verbo (al participio passato)
maleducato (mal(e) + educato)
• Gli avverbi composti possono essere formati da:
– avverbio ...
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Monaco e abate del monastero del Monte Sinai, donde spesso discese per disputare con gli eretici e con i giudei d'Egitto e di Siria. Parecchi punti della sua vita restano ancora oscuri, né è ben conosciuta [...] una breve relazione sulle eresie e sui sinodi, ecc. Alcuni critici inclinano ad attribuirgli il florilegio Doctrina patrum de incarnatione Verbi, una delle fonti più preziose per la storia della teologia del sec. VII; però lo Stiglmayr (Byzantinische ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] ripresi da un pronome clitico (➔ pronomi di ripresa), sia spostati (o meglio, isolati) alla fine della frase (a destra del verbo), e quindi anticipati da un pronome clitico. A seconda del tipo di spostamento, si hanno così la dislocazione a sinistra ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] o ci fai?; se non sei pazzo, prima o poi ti ci fanno diventare), e soprattutto di ci ‘attualizzante’ davanti al verbo avere non ausiliare (ci ho fame); questo tratto è ormai proprio del neostandard, ma pare effettivamente di origine romana o comunque ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] Io vado. E tu [Ø]?
In un testo quale il seguente viene invece inserito uno tra i possibili verbi del dire, che si collegano al verbo intervenire del primo enunciato:
(3) Su Cassano ieri è intervenuto anche Mazzarri, allenatore della Samp fino ad una ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] flessione verbale di tempo, ➔ aspetto, modo (➔ modi del verbo) e ➔ persona e la semantica lessicale sono analiticamente ripartite tra composte in cui l’ausiliare habere, posposto al verbo lessicale, si è poi pienamente grammaticalizzato come suffisso ...
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noneismo
s. m. – Termine tratto dall’inglese noneism, adottato nel dibattito logico-filosofico degli anni Ottanta del 20° sec. relativamente al problema dei modi di essere e dello status di particolari [...] ), ove la riflessione logica sullo statuto dei correlati di oggetti non-esistenti è condotta studiando anche la semantica dell’intenzionalità utilizzata nella riflessione fenomenologica, per es. rispetto a verbi quali ‘credere’, ‘temere’, ‘sapere’. ...
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. Nome dato, per la prima volta dal Bleek nel 1862, in base a criterî linguistici, ai popoli che occupano quasi tutta l'Africa negra a sud del Golfo di Guinea e dei grandi laghi equatoriali (v. la tavola [...] ), Yao n-a-wene "io ho veduto".
Una particella frequente è anche -na-, che ha carattere verbale: Suaheli ni-na-penda "io amo"), con verbo monosillabo ni-na ku-dja "io vengo") (ku-dja; ingl. to come). Similmente con -li-: Suaheli ni-li-tuma o -n-a-li ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] 1 qual di costoro fosse da schernire di più, e If XV 115 Di più direi.
3.7. In frase negativa e in riferimento a verbo transitivo o copulativo, ‛ non p. che ' significa " nient'altro che ", in Vn XIV 5 non ne rimasero in vita più che li spiriti del ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] gli era passata su (Edmondo De Amicis, Cuore, p. 6)
Inoltre, il gerundio può rimandare a un complemento d’agente del verbo principale passivo. Il complemento d’agente può essere, a sua volta, implicito, come in (44), o esplicito, come in (45):
(44 ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...