Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] (servipadroni, schiavi-democratizzata, entrambi riferiti alla società francese rivoluzionaria); altre neoformazioni sono verbi parasintetici come disceltizzarsi, disvassallarsi e incalessare. Alfieri impiega anche espressioni popolari, usate ancor ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] . Quanto a di, l’elisione avviene davanti a vocale come in d’accordo, d’epoca, d’oro ma è facoltativa (e piuttosto desueta) davanti a verbi: d’essere o di essere, d’udire o di udire. Da non si elide mai: da eroi, da amare, da Algeri, salvo che in ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] , come nel caso di griko varèo / bovese varìo «pesante». Nella morfologia verbale è notevole la diversa uscita di alcuni verbi, come griko agapò / agapào ~ bovese gapào «amo» (O. Parlangeli 1953: 44).
Nella sintassi sono da notare l’assenza dell ...
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molto
Riccardo Ambrosini
1. Attestato soprattutto come aggettivo (v. 2.) e avverbio di quantità (v. 5.), meno spesso come aggettivo sostantivato (v. 3.) e pronome indefinito (v. 4.), nelle opere in [...] ... ma tarda molto, per la sua grossa matera; IV X 7 [le divizie] son disgiunte molto da nobilitade).
5.2. Quando intensifica un verbo, m. lo segue sia in prosa (Vn II 5 si cominciò a maravigliare molto; V 3 Allora mi confortai molto; XVII 9 pensando ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] settentrionale, e soprattutto veneto, su usato come ‘particella spaziale’ legata a un verbo, l’uso pleonastico di a davanti all’infinito in dipendenza da verbi di percezione) spariscono o vengono attutiti.
Uno sfoltimento non dissimile per intensità ...
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Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] della definitezza) anche quella di marca nominale.
Inoltre, in italiano sono maschili, quasi senza eccezioni:
(a) le ➔ nominalizzazioni di verbi all’infinito o in modi finiti: il potere, l’essere, il sapere, il credo, ecc.;
(b) le nominalizzazioni di ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] e neologismi latineggianti:
Certamente pare, al giudizio dei periti, che totiens quotiens un uomo esce delli anni adulescentuli, verbi gratia un par nostro, non deceat sibi l’amare queste puellule tenere: benché dicitur che a fele, senio confecto ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] teorico, è dubbio se in casi come (21) a. si possa parlare di vera e propria ellissi.
«Pare che l’ellissi del verbo sia il tipo di omissione più avvertito dai parlanti» (Marello 1984: 262). L’entità del fenomeno si misura soprattutto nelle frasi ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] ) e di filium e suum (che terminano in -m: caso accusativo, funzione oggetto). Il modificatore del nome e quello del verbo sono indicati in italiano da un sintagma preposizionale (di Marco, con tutto il cuore), in latino ancora da nomi flessi (Marc ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Babilonia e l'eredita sumerica
Nicla De Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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Le necessità organizzative di un sistema amministrativo [...] traduzione in accadico. Allo stesso modo viene insegnata la grammatica, attraverso la ripetizione di paradigmi di nomi e verbi nelle diverse forme. L’ultima fase dell’insegnamento prevede l’apprendimento della letteratura sumerica: lo studente deve ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...