Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] un chilo?
(34) se trovi dei colori, compramene!
Quando il ne partitivo ha la funzione di oggetto diretto, in presenza di un verbo al tempo composto, richiede l’accordo del participio passato:
(35) ho comprato delle pere e ne ho mangiate due (ma ho ...
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GIANI, Arcangelo
Dario Busolini
Nacque il 19 nov. 1552 a Decumano, presso Firenze, da Giuliano e da una fiorentina di casa Priorini. Ricevette il nome di Raffaello, che, una volta avviato alla vita [...] Bologna 1973, pp. 455 ss.; G.M. Roschini, Galleria servitana, Roma 1976, pp. 275-277; T.M. Civiero, L'agiografia di s. Giuliana, in Virgo liber verbi. Miscellanea in onore di G.M. Besutti, a cura di I.M. Calabuig, Roma 1991, pp. 677, 680 s., 695 ss.. ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] verbali della stessa radice (nibbā', hithnabbē', "agire da nābhī'"), oggi i filologi ammettono comunemente che queste forme siano verbi denominativi, e la loro prima radice non sia ebraica, ma entrata nell'ebraismo da altre lingue.
Una radice naba ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] intese a realizzare azioni mediante il linguaggio, sovente mediante l'uso di specifiche risorse linguistiche, per es., verbi come promettere, giurare, dichiarare, e simili) e 'perlocutive' (che condizionano e influenzano i partner comunicativi). Le ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] intese a realizzare azioni mediante il linguaggio, sovente mediante l'uso di specifiche risorse linguistiche, per es., verbi come promettere, giurare, dichiarare, e simili) e 'perlocutive' (che condizionano e influenzano i partner comunicativi). Le ...
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La definizione del termine "documentazione", come il complesso di attività intellettuali o scientifiche orientate a fornire agli studiosi il materiale informativo o documentario relativo a vari argomenti [...] di parole-chiave con un'intermediazione puramente grammaticale (sostantivi al singolare, aggettivi al maschile singolare, verbi all'infinito) liberamente accettate o con thesauri controllati, all'adozione di sistemi di classificazione gerarchici ...
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GOTI
Fedor SCHNEIDER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. La tribù germanica orientale dei Goti sembra aver avuto in origine per sua patria l'isola Gotland, e forse in parte anche la Svezia meridionale (Gotaland). [...] si erano ridotte a spiranti sorde. Nella morfologia si nota: la conservazione del duale, non solo nel pronome ma anche nel verbo, e della voce "media" (però con valore di passivo e nel solo presente); il raddoppiamento come esponente del preterito in ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] sintattica nel complesso semplificata e snellita. In secondo luogo si ha una riduzione dell'uso del verbo a vantaggio del nome. Prevalgono le forme nominali del verbo; vi è una forte selezione dei modi, dei tempi e delle persone verbali; sono usati ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] una funzione di soggetto o di predicato in una proposizione, ossia i sostantivi, gli aggettivi, i pronomi e i verbi; mentre sincategorematici sono tutti i termini non categorematici, cioè le congiunzioni, gli avverbi e le preposizioni. Questi ultimi ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] la maturità dei tempi alla rivelazione delle uguali prerogative di Maria e del Cristo. Figlia unigenita di Dio "ante conceptionem verbi", concepita "sine hominis semine" nel ventre di S. Anna, la deipara non diversamente da Gesù era un'incarnazione ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...