Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] (De Mauro 1999). Ma a parte il lessico, straordinaria soprattutto è la stabilità morfologica, se si pensa per es. alla morfologia del verbo. Noi continuiamo a dire faccio, come Dante, e non fo, come i fiorentini oggi. Dante non è poi così lontano, e ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] già prodotti, ma con funzioni vicarie, e non come tempi dominanti del testo. La seguente manipolazione dell’es. (1) con verbi al passato remoto non sarebbe infatti accettabile nemmeno se il Colosseo fosse stato distrutto nel corso dei secoli e dunque ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] e gli altri più antichi (per es., le uscite in -e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi prevalse, in -i), gli uni della città e gli altri del contado ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] dei segmenti di frase e una sostanziale riduzione, per quantità e qualità, dell’ornatus retorico, in particolare del modulo del verbo alla fine della frase.
Molto più ampio è il catalogo delle opere in versi, composto tra l’altro da una tragedia ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] vocalismo; ad es., i gruppi consonantici finali di parola sono di norma semplificati: bharan < bharant + s, participio del verbo bharati «portare».
In sanscrito le regole di sandhi, sia interno che esterno, sono codificate fin dall’epoca antica; i ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] non del tutto, già nel Trecento, da amarono, poterono, sentirono, con epitesi quindi della sillaba -no, anche sul modello di verbi già esistenti come amano, possono, sentono, ecc. Traccia di parole senza epitesi di -no si trova comunque in poesia e ...
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Lessicografia
Luca Serianni
La grande vitalità delle iniziative in campo lessicografico, manifestatasi già negli ultimi decenni del 20° sec., è confermata dalla pubblicazione di numerosi dizionari dell'uso, [...] universitari all'iconcina o iconetta del linguaggio informatico) e indica per la prima volta in modo sistematico le reggenze dei verbi, illustrando i vari costrutti ("abbondare di ogni ben di Dio" / "di o in precauzioni" / "con il sale").
Il Sabatini ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] o ci fai?; se non sei pazzo, prima o poi ti ci fanno diventare), e soprattutto di ci ‘attualizzante’ davanti al verbo avere non ausiliare (ci ho fame); questo tratto è ormai proprio del neostandard, ma pare effettivamente di origine romana o comunque ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] realizza l’enunciato (Mortara Garavelli 1971; Cresti 1998). Un enunciato nominale può dunque contenere anche uno o più verbi coniugati a patto che esprimano un’informazione secondaria, il che nello scritto si realizza tipicamente quando compaiono in ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] , il principe Carlo), a una formula di cortesia (il signor Bianchi), a un termine grammaticale (l’aggettivo ‘buono’; il verbo ‘essere’) oppure a un nome geografico (il mare Mediterraneo, il monte Everest).
Quando è complessa, l’apposizione tende ad ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...