Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] riscriva X come Y’; i simboli più comuni sono: F=frase, SN=sintagma nominale, SV=sintagma verbale, Art=articolo, N=nome, V=verbo. Come esempio di grammatica a struttura sintagmatica si consideri: F→SN+SV; SN→Art+N; SV→V+SN; Art→il; N→ragazzo, latte ...
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VOGULI
Walter HIRSCHBERG
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione di allevatori di renne, di pescatori e di cacciatori, stanziata sulle pendici orientali degli Urali Settentrionali e Centrali, nella Siberia [...] ər "topo"; cfr. mordv. śejər, ung. egér. La declinazione è ricca di posposizioni. Il vogulo conosce anche il duale. Il verbo, al pari di quello ostiaco e ungherese, ha una coniugazione soggettiva e una oggettiva. Anche qui la concordanza delle uscite ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] /posposizioni (morfologia), l'ordine tra determinante e determinato o tra subordinata e principale (sintassi), l'ordine soggetto-verbo-oggetto (sintassi e pragmatica), ecc. L'estensione degl'interessi della t. l. alla diacronia (i mutamenti ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] distacchiamo dal nostro amico, a poco a poco (Ginzburg 1974: 110)
dal nostro amico fa parte di un SV come argomento del verbo distaccare, mentre a poco a poco ha la funzione di avverbio di frase.
Spesso c’è una relazione fra preposizione e funzione ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] arrivati). Tratti del tipo (c) sono invece, sempre per la morfosintassi, per es.: concordanze a senso fra soggetto e verbo, specie quando il soggetto è postverbale (c’è molti pini; tutto il paese lo sapevano); la riduzione della doppia ➔ negazione ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] )
o anche:
La d non si raddoppia in alcuna voce, fuor che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli prima citato offriva nel suo manuale un ricco elenco di casi ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] del fiorentino parlato (e’/gli, la, le); l’impiego di si + terza persona singolare per la prima plurale dei verbi (partiamo e non si parte). Nella morfologia, l’italiano non accoglie la formazione della terza persona plurale del ➔ passato remoto ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] struttura sintattica, mantenendo distinti i due membri della sequenza. Per effetto della cliticizzazione, il pronome forma con il verbo un’unità accentuale, pur rimanendo esterno alla parola fonologica. Il clitico, infatti, che per definizione è non ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] restrizioni. L’opposizione tra /s/ e /z/ vige infatti solo in posizione intervocalica: per es. [ˈkjɛːse] (passato remoto del verbo chiedere) ~ [ˈkjɛːze] (plur. di chiesa), e solo sul territorio toscano. Nel resto d’Italia si ha una vera scissione di ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] croissant, cioè il cornetto dolce che ha la forma della mezzaluna: croissant si riferisce alla Luna crescente, dal verbo francese croître "crescere", con allusione alla mezzaluna turca, perché i primi croissant furono prodotti a Vienna nel 1689 ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...