EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] , ibid. 1555; De laudibus divinae sapientiae, ibid. 1555; De defectu et deviatione malorum culpae et peccatorum a Verbo, ibid. 1555; Quaestiones de resurrectione Mortuorum, Neapoli 1525 (ff. 1r-18v); Quaestiones de mensura angelorum, Venetiis 1503 ...
Leggi Tutto
Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] i «pauperes leonenses» ritengono la Chiesa ‘caduta’ nel momento in cui Silvestro accettò la donazione costantiniana («acconsentì» è il verbo che si userà a lungo a tale proposito) e «restituta» dal loro fondatore: la ecclesia Dei, infatti, per essere ...
Leggi Tutto
Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] da adolere ('bruciare essenze profumate'; si pensi all'a. dell'olocausto e anche alla derivazione della parola ara dal verbo arere, 'inaridirsi'). Nel Medioevo la derivazione etimologica di a. da altus era quella prevalente nella coscienza comune, se ...
Leggi Tutto
DE RUBEIS (Rossi), Bernardo Maria
Paolo Preto
Nacque a Cividale del Friuli (Udine) l'8 genn. 1687 in nobile famiglia, da Antonio e Anna Formentini. Il suo nome di battesimo era Giovanni Francesco, poi [...] opere, giustamente giudicate "infelici" dal Vecchi (Correnti..., pp. 349, 352): De tribus in coelo testibus, Patre, Verbo et Spiritu Sancto, qui tres unum sunt... dissertatio adversus Samuelem Crellium aliosque, Venetiis 1755; De peccato originali ...
Leggi Tutto
GIOVANNI III, papa
Andrea Bedina
Figlio del vir illustris Anastasio, romano, di lui non si hanno notizie sicure fino al momento dell'elezione al pontificato.
Quando Pelagio I, suo predecessore, era [...] - di cui non ci è pervenuto il testo - al re burgundo Guntramno. Con tale missiva si invitava o, forse, dal verbo usato (iubere), seccamente si ordinava a quel sovrano di restituire diocesi e dignità ai vescovi Salonio di Embrun e Sagittario di Gap ...
Leggi Tutto
BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] sillogismo, in quanto esso contiene formalmente o materialmente ogni atto razionale e lo stessa "modum cognoscendi"; il verbo non è formalmente, ma solo materialmente termine della proposizione; e la prima intenzione obiettiva è formalmente ente di ...
Leggi Tutto
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] allegoriche, simboliche e figurali in grado di tradurre principi e idee fondamentali della religione. Se D. come Verbo incarnato permetteva di superare il divieto biblico della sua raffigurazione (➔ Gesù Cristo), furono create anche immagini a ...
Leggi Tutto
Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] congiunzione con Dio; tema questo, dell'ultimo fine e felicità dell'uomo (che si raccorda con quello dell'incarnazione del Verbo come mediazione che ha reso possibile il recupero della dignità e dell'ultimo fine dell'uomo), in cui ancora una volta ...
Leggi Tutto
missioni
Nella storia delle religioni, l’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega [...] in Francia l’Opera di s. Pietro Apostolo per il clero indigeno; altre congregazioni missionarie erano fondate in quegli anni (Società del Verbo Divino nel 1875, M. africane di Verona nel 1885, M. estere di Parma nel 1895, M. della Consolata nel 1901 ...
Leggi Tutto
eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] nella nuova veste datagli da Fotino e da Marcello d’Ancira; l’arianesimo con la negazione della divinità del Verbo Incarnato e le sue conseguenti negazioni della divinità dello Spirito Santo; l’apollinarismo; il nestorianismo; il donatismo; il ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...