allocazione
allocazióne [Der. dell'ingl. allocation, che riprende il fr. allocation nome d'azione di allouer "allogare", dal lat. locus "luogo"] [LSF] Il sistemare ordinatamente più cose in un certo [...] ambito disponibile, spaziale o temporale o di altra natura, e anche l'effetto di ciò. Il termine, compreso il verbo allocare, è partic. usato nelle telecomunicazioni, per indicare la ripartizione di segnali nei vari canali disponibili nel sistema di ...
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implementazione
implementazióne [Der. dell'ingl. implementation, dal lat. implementum "riempimento"] [LSF] Termine usato spec. in discipline con forte presenza di dizioni tecniche ingl. (quali, per es., [...] ed equivalente ad "atto del portare a termine, del perfezionare" e simili. Nello stesso contesto, anche il verbo implementare. ◆ [ELT] [INF] Nella tecnica dei calcolatori elettronici, realizzazione di una procedura di elaborazione automatica dei dati ...
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Lapsus
Luigi Pavan
Lapsus è una parola latina che significa "caduta, scivolata, errore", attualmente usata per indicare un errore involontario, ma con un suo preciso significato nascosto. Tale estensione [...] 'altro da attribuirsi alla cultura psicoanalitica.
Nell'antichità il termine lapsus ricorre, sia come sostantivo sia come participio del verbo labor, in vari scrittori, come per es. Celso, che usa lapsus mente nel significato di "fuori di senno", o ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] nascano con un insieme di opzioni innate che definisce il modo in cui gli oggetti linguistici come i nomi e i verbi possono essere messi insieme. Il bambino non impara realmente la grammatica (nel modo in cui il bambino potrebbe imparare a giocare ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] infatti non lo è, nella proposizione cui ci si riferisce) e che comunque non è necessariamente uguale al soggetto del verbo «avere» (la terza persona plurale habent): insomma, chi detiene le ricchezze può non coincidere con chi le ha investite.
Tale ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] immediato per un sentire tanto meschino.
Anche l'etimologia del termine conferma la radice visiva dell'espressione: nel verbo 'invidere' la particella 'in' ha valore negativo, vale 'non', nell'accezione di 'cattivo'. 'Invidere' - e quindi 'invidiare ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] aperta e parole a classe chiusa. Ricordo qui che le parole a classe aperta comprendono i nomi, gli aggettivi, i verbi e alcuni avverbi e sono quindi parole ad alto valore semantico (parole contenuto); esse sono così chiamate perché costituiscono un ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] , e così anche quello radicale; se da un altro t., secondario. A seconda che costituisca un nome o una forma di verbo finito, il t. sarà nominale (duc-, ductōr-) o verbale (dūcēbā- dell’imperfetto, dūx- del perfetto ecc.).
Con altra accezione, il ...
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complessi
Francesca Martini
Comportamenti e fantasie di origine inconscia
Il termine complesso è stato introdotto dagli psicoanalisti Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Al giorno d'oggi la parola è diventata [...] con naturalezza e senza incertezze
Storia del termine
Il termine complesso deriva dal latino complexus, participio passato del verbo complecti che vuol dire "abbracciare, comprendere". Sta quindi a indicare un insieme composto da più parti, cioè il ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] in una lingua e molto povera in un'altra: per il primo punto, basta notare che in cinese la distinzione tra nomi e verbi è spessissimo malcerta (v. Li e Thompson, 1981); per il secondo, che alcune lingue native dell'Australia hanno solo sette o otto ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...