Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] , pp. 11-12.
73 S. Alovisio, Un’arma di apostolato, cit., p. 24.
74 A. Friedemann, La SIC-Unitas e il bollettino “Luce et Verbo”, in Attraverso lo schermo, a cura di R. Eugeni, D.E. Viganò, cit., I, pp. 189-214, in partic. p. 199.
75 Il bollettino ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] è concresciuta con l'Occidente moderno.
Leadership deriva dal verbo inglese to lead che è stato comunemente usato per stessa radice. Leader è one who leads in tutti i significati del verbo inglese, il più generale dei quali è to cause to go along ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e d’ispirazione illuminista Il Giorno. Già l’incipit mostra la marcata impronta latineggiante nell’ampio periodo con il verbo in posizione finale, nell’➔iperbato e nelle inversioni (lungo … ordine, del sangue … il difetto):
Giovin Signore, o a te ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] gergo» (DISC 2008: ad vocem); più probabilmente, anche in considerazione della contiguità tra aree semantiche, deriva dal verbo grommeler, nell’accezione di «prononcer quelque chose à voix basse, de manière indistincte, généralement sur un ton bougon ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] costituisce il soggetto grammaticale e quella che rappresenta l’oggetto dell’azione costituisce il complemento diretto del verbo, ossia il complemento oggetto. Nelle lingue indoeuropee con declinazione quest’ultimo è indicato dal caso accusativo ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] degli eventi e prospetta una concezione lineare della storia tesa dalla creazione e dal peccato di Adamo verso l’incarnazione del Verbo (momento centrale e irripetibile) e di qui verso la fine dei tempi. In questa concezione il p. può essere inteso ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] cominciò fin dal 16° e la regola della Crusca, di mantenere l’h etimologica solo nelle 4 voci ho, hai, ha, hanno del verbo avere, si impose definitivamente in Toscana nel 17° sec., nel resto d’Italia nel 18°.
Astronomia
Per le regioni HI, HII ➔ gas ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] e gli altri più antichi (per es., le uscite in -e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi prevalse, in -i), gli uni della città e gli altri del contado ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] , in essa il Genitivo tende anche a seguire il Nome a cui si riferisce; all’inverso, se l’Oggetto si pone prima del Verbo, anche il Genitivo tenderà a porsi prima del Nome. Un u. di questo tipo, che ne implica necessariamente (o quasi) un altro, fu ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] )". Per l'iniziato dogon fra Sino e il sacrificio, il matrimonio e la prugna, l'arpa e la tessitura, l'abito e il Verbo, il demiurgo e il detrito il nesso è lampante, immediato.
Da Griaule presero le mosse i suoi discepoli, da G. Dieterlen (per la ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...