STĂNESCU, Nichita
Alexandru Niculescu
Poeta romeno, nato a Ploiešti il 31 maggio 1933, morto a Bucarest il 5 dicembre 1983. Nelle sue liriche tocca i problemi dell'adolescenza investita dalla guerra [...] L'uovo e la sfera, l'uovo è l'idea fecondata dal Verbo, il principio della creazione, la sfera è l'esistenza come ricerca dei della poesia"; Noduri ši semne, 1982, "Nodi e segni"): il Verbo (Parola) ha in sé segreti legami e valenza di forza magica. ...
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Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere [...] teologia le Sentenze di Pietro Lombardo e la Bibbia. Il maestro si chiamava quindi lector e l’insegnamento si esprimeva con il verbo legere.
L. difficilior Uno dei criteri della recensio nell’edizione critica di un’opera: tra due o più lezioni (nel ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] la dialefe. Nell’es. (1):
(1) Zephiro torna, e ’l bel tempo rimena (Petrarca, Canz. CCCX, 1)
la seconda sillaba del verbo torna e la congiunzione e che segue devono essere contate come una sola sillaba affinché sia rispettato il confine metrico dell ...
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Poeta spagnolo (Barcellona 1929 - ivi 1990). La sua produzione lirica, inizialmente caratterizzata da atteggiamenti di denuncia e di forte impegno civile (Según sentencia del tiempo, 1953; Compañeros de [...] ). Degne di attenzione sono anche A favor de Venus (1966), poesie d'intenso erotismo, e il Diario de un poeta seriamente enfermo (1974), memorie intime in prosa scritte nel 1956. L'opera lirica di G. de B. è riunita in Las personas del verbo (1971). ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] stile nominale; ma è frequente la delega al nome e a sintagmi nominali di funzioni abitualmente affidate al verbo. Sono numerose le ellissi del verbo; frequenti anche le subordinate nominali, cioè quelle in cui la congiunzione si applica a un nome, a ...
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TRILLING, Lionel
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Critico americano, nato a New York il 4 luglio 1905. Ha studiato ed insegna presso la Columbia University di New York. È redattore della Kenyon Review e [...] soffocare le speranze e la fiducia del comunismo americano diffusosi in quegli anni presso tutta una classe intellettuale come verbo di progresso sociale e di politica modernamente liberale. Di questa crisi fa testimonianza anche l'unico romanzo del ...
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visiva, poesia Nella letteratura contemporanea, genere poetico sviluppatosi dagli anni Cinquanta in seno alle neoavanguardie artistiche europee su stimolo di una radicale revisione delle restrizioni poste [...] i campi semantici di ciascun apporto fondendo letteratura alta e cultura pop. Alla ricerca poetico-visiva e alle sperimentazioni verbo-visuali condotte negli anni Sessanta e Settanta da E. Isgrò, L. Pignotti, A. Spatola, E. Miccini, G. La Rocca ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] della comunicazione pubblica e della pubblicità. Da Beccaria (1989) desumiamo esempi relativi all’uso di un nome come verbo (27), di un verbo intransitivo come transitivo (28), di un nome femminile al maschile (29):
(27) chi vespa mangia le mele
(28 ...
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Ugo Foscolo, Opere: Avvertenza
Franco Gavazzeni
La scelta dei testi qui raccolti è dovuta al proposito di definire l'immagine dell'opera foscoliana quale essa apparve agli occhi dei suoi contemporanei. [...] da quanto potenzialmente avrebbe potuto rappresentare, e di fatto significò, nella coscienza di posteri, presto affascinati dall'autorevole verbo di Giuseppe Mazzini. Che tutto ciò rientri in una casistica abbastanza comune non toglie verità al fatto ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] naturale dell’uomo a imitare, attraverso il linguaggio, l’armonia e il ritmo. La poesia (il termine deriva dal verbo greco poièo, che significa «fare, produrre»), può essere definita infatti come arte di produrre composizioni verbali in cui il ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...