Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] , farabbo).
Nei dialetti il futuro sintetico mostra una morfologia differente per via delle diverse forme del presente del verbo avere. Negli antichi volgari settentrionali la prima persona ajo dà luogo alle desinenze -ai (ant. lombardo farai «farò ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] rammendo (anche con reimpiego di basi verbali d’uso comune: risvolto o traforo);
(d) composti: verbo + nome (prendisole, reggicalze; con marca spaziale: copricapo, coprispalle); aggettivo + nome (doppiopetto, millerighe); preposizione + nome (senza ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] e spaziali della riproduzione sono cioè le stesse della produzione.
Negli esempi seguenti fungono da segnali deittici le marche dei verbi, gli aggettivi e i pronomi personali, i dimostrativi e le espressioni spazio-temporali:
(13) Al che sottovoce la ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] ’uso dell’enclisi pronominale con l’indicativo o il congiuntivo: dicesi, trattasi, vedasi.
Tra le forme implicite del verbo, il participio presente è spesso utilizzato in funzione verbale (la circolare avente per oggetto, spesso con anteposizione del ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] un chilo?
(34) se trovi dei colori, compramene!
Quando il ne partitivo ha la funzione di oggetto diretto, in presenza di un verbo al tempo composto, richiede l’accordo del participio passato:
(35) ho comprato delle pere e ne ho mangiate due (ma ho ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] sia in una posizione intermedia fra l’ausiliare e il verbo (23), questa seconda possibilità è esclusa per la locuzione (cfr. 26 e 27), la sua posizione fra l’ausiliare e il verbo è esclusa, esattamente come in (25):
(26) lui si è atteggiato ...
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INVARIABILI, NOMI E AGGETTIVI
I nomi e gli aggettivi invariabili sono quelli che mantengono la forma del singolare anche al plurale.
Sono di vario genere.
• I nomi che terminano con la vocale accentata [...] femminili in -i
numeri pari, squadre dispari, le ipotesi, le analisi, le nevrosi
• I nomi composti da due verbi o da un verbo e un nome femminile singolare
i saliscendi, i posacenere, i va e vieni, gli scioglilingua
• I forestierismi non adattati ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] . Anche in Aristotele troviamo la distinzione tra vari tipi di s.: s. del nome, che è senza tempo, e s. del verbo, che ‘significa in aggiunta il tempo’; s. apofantico proprio degli enunciati dichiarativi a cui appartiene l’essere vero o falso, e s ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] .
Elman (1990) ha mostrato in altre simulazioni come sia possibile l'emergere di categorie linguistiche astratte (per es. verbo o nome) in sistemi che sono esposti al linguaggio parlato nel loro ambiente, senza che sia necessario postulare che tali ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] (26), i colori (27), le questioni della Chiesa (30); le lezioni 28 e 29 comprendono rispettivamente i verbi (ordinati alfabeticamente) e le particelle. Modello di questo scritto era il genere dei trattati di impostazione onomasiologica rappresentato ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...