CUCCHI, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bergamo il 17 dic. 1834 da Antonio, agiato proprietario terriero di nobili origini, e da Maria Milesi. Compiuti i primi studi al.collegio dei barnabiti [...] di Roma.
Il C. morì a Roma il 1° ott. 1913: dopo solenni onoranze funebri, la salma fu tumulata nel cimitero del Verano.
Fonti e Bibl.: Molte le lettere del C. custodite nell'archivio dei Museo centr. del Risorgimento di Roma (le più notevoli quelle ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] della quale il G. proponeva l'esperienza come criterio della verità e l'induzione come metodo di ricerca e di prova. priori", inferenze incoscienti, le cui conclusioni si impongono come verità evidenti di per se stesse. Essi si formano attraverso ...
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BENEDETTO
Paolo Bertolini
Vescovo di Cremona nella seconda metà del sec. IX, è molto probabilmente da identificare con quel diacono B. che, cappellano del re d'Italia Ludovico II e nipote del vescovo [...] regia ed immunità" da Carlo Magno, da Ludovico I, da Lotario I alla Chiesa cremonese.
Tali concessioni, per la verità assai estese, non riguardavano tanto il complesso dei beni cittadini - monasteri, senodochi - già da tempo "ad eundem episcopaturn ...
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Feuillade, Louis
Monica Dall'Asta
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Lunel (Hérault) il 19 febbraio 1873 e morto a Nizza il 26 febbraio 1925. Autore prolifico, dotato di grande [...] per la prima volta sullo schermo", in cui F. ‒ secondo le sue parole ‒ ambiva a offrire "un'impressione fin qui sconosciuta di verità" (L'art du vrai, in "Ciné-journal", 1911, rist. in Lacassin, 1964, pp. 112-13). Nel 1898 si trasferì a Parigi, dove ...
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ALFANO, Antonio
Alberto Asor Rosa
Nobiluomo palermitano, unì agli interessi letterari quelli filosofici e teologici. Fu membro tra i primi, col nome di "Solingo",dell'Accademia palermitana degli Accesi, [...] attinto il Milton per il Paradiso perduto,durante il suo viaggio in Italia; in realtà mancano le prove che ciò risponda a verità e comunque il poemetto dell'A, è di una tale rozzezza formale e di pensiero da indurre a credere che una derivazione ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] però in nessun modo intesa come un ritrarsi della filosofia in sé stessa, quale sapere concettuale, poiché la filosofia è veramente tale solo in quanto è il "proprio tempo appreso con il pensiero". Per quanto riguarda poi specificamente il suo tempo ...
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Romanziere (Rouen 1821 - Croisset 1880). Figlio dell'illustre chirurgo Achille-Cléophas, compì gli studî secondarî a Rouen (1832-40); quindi fu indirizzato dalla famiglia agli studî giuridici e inviato [...] . Imbrigliata la fantasia col legarla a una storia reale e a un ambiente preciso, il F. riesce a inserire nella verità umana il poema del disinganno che l'ossessionava fin dall'infanzia. Riesce a dominare il suo sogno abbassandolo, incarnandolo in ...
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Storico della logica e filosofo della scienza tedesco (n. Hagen 1928) cittadino statunitense dal 1944. Filosofo dai vasti interessi, R. ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della logica araba [...] possibile conciliazione tra pragmatismo e idealismo in cui si colloca il recupero da parte di R. della teoria della verità come coerenza. Il coerentismo difeso da R. viene comunque temperato da una forma moderata di realismo scientifico, fondata su ...
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Scrittore (n. Trieste 1888 - m. in guerra, sul Podgora, 1915). Completò gli studî a Firenze dove, venuto a contatto con le correnti più vive della giovane letteratura italiana, cominciò a collaborare alla [...] , soprattutto nell'evocazione del paesaggio carsico, ora drammaticamente risentita, nella ricerca di un'essenzialità che sia anche interiore verità. In un libro propriamente critico, come quello su Ibsen (pubbl. postumo nel 1916, con prefazione di A ...
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Moralista (Parigi 1645 - Versailles 1696). Avvocato, poi tesoriere della circoscr. di Caen; dal 1684 precettore, poi gentiluomo del duca di Borbone. Nel 1688 pubblicò, anonima, la sua grande opera Les [...] non espose una filosofia sistematica, ma, attraverso l'analisi dei costumi della propria epoca, espresse in modo lapidario verità generali di un calmo, rassegnato pessimismo, rivelandosi fautore di una monarchia forte e di un cattolicesimo ortodosso ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...