Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] com'egli la chiamava impiegando il linguaggio neokantiano - non fosse di ostacolo alla possibilità di pervenire a una 'verità' oggettivamente valida, a condizione però che non si traducesse nella formulazione di giudizi di valore. Egli faceva perciò ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] meraviglia dello stesso autore il quale, in un’edizione successiva (1892), avrebbe giudicato il proprio lavoro «per verità non interamente appropriato all’uso didattico».
La prosa narrativa
Se l’influsso del Manzoni appare indubbio nella scuola ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] le ragioni di decisioni tanto tragiche. Forse, riferendosi a una relazione adulterina, Zosimo e Zonara indicano una parte di verità; forse Fausta tramava per la successione e ha fatto eliminare il giovane Crispo con la calunnia per spianare la strada ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] del Piemonte sul Lombardo Veneto di quel senso dinastico che esse avevano avuto nel '48. Al Cavour in verità interessava anche un altro aspetto, rappresentato dal potere di attrazione che il G. avrebbe esercitato sui democratici disinnescandone ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] assoluto e potente, in Germania doveva fare i conti con i grandi principi di cui mai si illuse di condizionare veramente il potere. Federico non fu allora quell'immutator mundi che, riecheggiando Matteo Paris, campeggia nel titolo della biografia di ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] armata, che viene definita come una vera e propria 'famiglia'. L'organizzazione clandestina diviene l'unica fonte di verità, costruendo un'immagine della realtà sempre più lontana da quelle condivise all'esterno. La lealtà verso i compagni uccisi ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] anche in relazione alla controversia donatista. Anche se il pluralismo delle religioni sotto il segno della pretesa di verità e assolutezza cristiane è impossibile, l’imperatore rinuncia per motivi di Realpolitik alla violenza contro i pagani, mentre ...
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Dagli antichi Stati all’Italia unita
Marco Meriggi
Durante il biennio 1848-49 il tema della nazione si impose negli Stati della penisola italiana con una risonanza di ampiezza sin lì sostanzialmente [...] di Villafranca non era conosciuto, e che rapidamente vi organizzò un governo provvisorio.
Un’onda inarrestabile? Per la verità, no. Mentre la porzione emiliano-romagnola dello Stato pontificio voltava infatti definitivamente le spalle al papa e ai ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] di un’evoluzione del tutto estranea alla concezione della religione imperiale fino al IV secolo; la fede, intesa come verità dottrinaria, era garantita dall’istituzione imperiale. Gli eretici erano puniti, ma anche invitati a pentirsi e ad aderire ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] il titolo della cronaca.
La grazia divina [ἠ θεία χάρις] abbatté i nemici della Chiesa ed elevò alla dignità di re il veramente grande [τὁν μέγαν ὡς ἀληθῶς] e senza pari credente [πιστότατον] Costantino, che aveva portato al più alto grado la gloria ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...