MONTANARI, Giacomo
Miguel Gotor
– Nacque a Bagnacavallo nel 1570 da una famiglia di proprietari terrieri.
Fino al 1589 venne educato dal canonico regolare Tomaso Garzoni, l’autore della Piazza Universale [...] dell’affermazione del M. tra i francescani conventuali, ove sostenne con convinzione la linea riformatrice e pauperistica dei vertici. Si sa soltanto che rinunciò all’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla predicazione in giro per la Penisola ...
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FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] l'ordine pubblico, guidate da un cavaliere che le risarciva del danno del mancato lavoro. Nonostante la confusione al vertice della cosa pubblica siciliana per le pretese di un viceré dimissionarlo ritiratosi a Messina e l'effettivo esercizio della ...
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GRIMANI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Primogenito del procuratore e cavaliere Antonio di Giovanni, del ramo ai Servi, e di Fiorenza Cappello di Silvano di Giovanni Battista, nacque a Venezia il 21 luglio [...] giugno) fu inaspettatamente eletto podestà a Brescia; il gesto del Maggior Consiglio era chiaro: per giungere davvero a inserirsi ai vertici dello Stato, il G. doveva riscattare l'antica colpa, e proprio in quella città che doveva costituire per lui ...
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VIGNALI, Jacopo
Maria Cecilia Fabbri
VIGNALI, Jacopo. – Nacque a Pratovecchio in Casentino (Arezzo) il 5 settembre 1592 da Cosimo di Jacopo e da Giulia di Antonio del Medico, appartenenti ad antiche [...] nn. 95-96). Il caldo cromatismo e gli intensi contrasti di luce riappaiono in Ciparisso (Strasburgo, Musée des beaux-arts), vertice della poetica degli ‘affetti’ secondo Vignali in un tempo oscillante fra il 1623 e il 1625 (Pagliarulo, 1986, pp. 251 ...
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Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] l'ascesi, la preghiera costante. Centri di devozione sono l'Umanità di Cristo, l'Eucarestia, la Passione di Gesù, la Vergine. Vertice della vita ascetica e principio della mistica è la perfetta carità, geminata nell'amore di Dio e del prossimo. La ...
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MICHELE Italico
Ugo Criscuolo
MICHELE Italico. – Letterato, fra i maggiori della prima metà del XII secolo, e uomo di chiesa bizantino, di probabile origine italica (da cui l’appellativo), fu vescovo [...] , forse solo a titolo onorifico) e «l’aristotelico» Giovanni Xifilino, poi patriarca costantinopolitano (1063-75), al vertice dell’insegnamento giuridico. È forse da ritenere che i maestri nella Chiesa, in numero di dodici, costituissero ab ...
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TRAETTA, Tommaso Michele Francesco Saverio
Lorenzo Mattei
TRAETTA (Trajetta), Tommaso Michele Francesco Saverio. – Nacque a Bitonto il 30 marzo 1727, primogenito di Filippo, un modesto agricoltore originario [...] e Aricia). L’opera, che nella scena finale (la morte per veleno della principessa cartaginese) tocca un vertice d’inusitata violenza espressiva, riscosse ottimo successo. La maturazione stilistica che traspare dalla partitura trovò prosecuzione nell ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] vagante «a tentone» nel «campo de’ desideri mondani», incespicante tra le cose del mondo. Così scrive di sé il politico al vertice della carriera, in un franco dialogo con se stesso, nel quale si rovescia la gerarchia valoriale fissata per sé e la ...
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DELLA RATTA (da la Rapta, de la Rat, da la Racta, de Larach), Diego
Francesco Tommasi
Non sono note né la data di nascita né l'esatta provenienza di questo nobile spagnolo trasferitosi in Italia, a [...] con Lucha e con Siena" (Cronache senesi, p. 95). Analogamente, alla scadenza di un ulteriore periodo di comando del D. al vertice dei reparti mercenari della lega, nel dicembre 1312 i Comuni collegati non solo non gli conferirono più l'incarico, ma ...
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VALLETTA, Vittorio
Franco Amatori
– Nacque a Sampierdarena (dal 1926 parte del Comune di Genova) il 28 luglio 1883, in una famiglia legata ai valori risorgimentali. Il padre Federico, palermitano, era [...] come una soluzione all’insegna della continuità fosse necessaria per riportare in attività un’impresa che si collocava ai vertici del capitalismo nazionale. Dopo la morte di Agnelli e la sua riabilitazione da parte dell’Alta Corte di giustizia ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...