Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] dittatore, guerra difensiva sulla linea dell'Adda e del Serio e guerra offensiva, affidata a Garibaldi, "lungo il vertice rettilineo dei monti che dividono la Valcamonica dal Tirolo" con obiettivo Trento), tenne l'incarico di segretario del Cattaneo ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] l'ordine pubblico, guidate da un cavaliere che le risarciva del danno del mancato lavoro. Nonostante la confusione al vertice della cosa pubblica siciliana per le pretese di un viceré dimissionarlo ritiratosi a Messina e l'effettivo esercizio della ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Primogenito del procuratore e cavaliere Antonio di Giovanni, del ramo ai Servi, e di Fiorenza Cappello di Silvano di Giovanni Battista, nacque a Venezia il 21 luglio [...] giugno) fu inaspettatamente eletto podestà a Brescia; il gesto del Maggior Consiglio era chiaro: per giungere davvero a inserirsi ai vertici dello Stato, il G. doveva riscattare l'antica colpa, e proprio in quella città che doveva costituire per lui ...
Leggi Tutto
Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] l'ascesi, la preghiera costante. Centri di devozione sono l'Umanità di Cristo, l'Eucarestia, la Passione di Gesù, la Vergine. Vertice della vita ascetica e principio della mistica è la perfetta carità, geminata nell'amore di Dio e del prossimo. La ...
Leggi Tutto
PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] vagante «a tentone» nel «campo de’ desideri mondani», incespicante tra le cose del mondo. Così scrive di sé il politico al vertice della carriera, in un franco dialogo con se stesso, nel quale si rovescia la gerarchia valoriale fissata per sé e la ...
Leggi Tutto
DELLA RATTA (da la Rapta, de la Rat, da la Racta, de Larach), Diego
Francesco Tommasi
Non sono note né la data di nascita né l'esatta provenienza di questo nobile spagnolo trasferitosi in Italia, a [...] con Lucha e con Siena" (Cronache senesi, p. 95). Analogamente, alla scadenza di un ulteriore periodo di comando del D. al vertice dei reparti mercenari della lega, nel dicembre 1312 i Comuni collegati non solo non gli conferirono più l'incarico, ma ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] » (Olmi 1992, p. 47). Nelle seconde emerge una costellazione nella quale l’osservazione autoptica occupa un vertice strategico in un dialogo serrato con le risultanze del textus receptus: esemplificative, tratte dal resoconto delle osservazioni ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Giuseppe, santo
Girolamo Imbruglia
PIGNATELLI, Giuseppe, santo. – Nacque a Saragoza (Aragona) il 27 dic. 1737, da don Antonio dei duchi di Monteleone, principe del Sacro Romano Impero, e [...] che si trovava in altro Stato (in questo caso in Russia). Questa strategia, pensata da Borgo in accordo con i vertici gesuiti in Russia, fu abbracciata da Pignatelli. Con il suo prestigio assicurò l’adesione del mondo gesuitico spagnolo a questo ...
Leggi Tutto
MALATESTA (de Malatestis), Roberto detto Roberto il Magnifico
Anna Falcioni
Figlio naturale di Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, e della nobildonna fanese Vannetta di Galeotto Toschi, nacque a [...] , che gli imposero l'immediata restituzione di tutti i territori.
Valore e prestigio avevano, dunque, consacrato il M. al vertice del casato malatestiano che, nel frattempo, aveva perduto esponenti di rilievo a causa di una serie di morti sospette ...
Leggi Tutto
GUIDO da Velate
Anna Maria Rapetti
Rampollo di una famiglia della nobiltà rurale di estrazione capitaneale insediata nel territorio di Varese, nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XI.
Non [...] dimenticarono le contrapposizioni del decennio precedente, per stringersi intorno al presule in quanto non soltanto vertice delle istituzioni religiose cittadine, ma anche rappresentante di ceti sociali che condividevano i medesimi interessi ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...