DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] ), Madama Butterfly di Puccini (con L. Albanese), Le martyre de st-Sebastien di Debussy; nella stagione 1951-52: I Vesprisiciliani di Verdi (con M. Callas e B. Christoff), Tristano e Isotta (con G. Grob-Prandl); nella stagione 1952-53: Mefistofele ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] ). O, di contro, l’uso pronominale di verbi normalmente senza pronome: «non sai tu dunque qual mi son» (I vesprisiciliani). Assai amati sono i costrutti impersonali e passivi, in una sorta di tendenza all’indebolimento del soggetto:
In servigio del ...
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CARINI, Isidoro
Giulio Battelli
Nato in Palermo il 7 genn. 1843 da Giacinto e da Concetta Testaferrata, a cinque anni restava affidato alle sole cure della madre, avendo il padre dovuto esulare a Parigi [...] questione angioina, Palermo 1882 (vedi Miraglia, p. 56, n. 127). Non sembra che il volume pure anonimo I papi e i VespriSiciliani, con documenti inediti o rari, Roma 1882 (ripubbl. presso la Stamperia Vaticana nel 1885) sia opera di lui, com'è stato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine grand-opéra si indica comunemente un genere operistico nato in Francia [...] le quali tutti i grands-opéras di Meyerbeer e le già citate La dame blanche, La muta di Portici, La juive e i Vesprisiciliani.
La fortuna del grand-opéra in Italia
A causa dell’enorme successo del grand-opéra, per la prima volta l’Italia perde il ...
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ORSINI, Matteo Rosso
Paola Pavan
ORSINI, Matteo Rosso. – Nacque a Roma intorno al 1230 da Gentile, secondogenito di Matteo Rosso di Giangaetano Orsini, e da Costanza de Cardinale.
Il casato della madre [...] , 1923, pp. 313 s.).
Nel mutato clima generale, segnato dal declino della potenza angioina, successivo alla guerra dei Vesprisiciliani e alla morte di Carlo d’Angiò, avvenuta il 7 gennaio 1285, nuove strategie e nuove dinamiche politiche maturarono ...
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TEBALDI, Renata
Giancarlo Landini
TEBALDI, Renata. – Nacque a Pesaro, in via XX settembre, il 1° febbraio 1922, da Teobaldo, violoncellista, e da Giuseppina Barbieri, due anni dopo il matrimonio, che [...] vennero proposti i titoli consueti, mentre i riflettori si accesero sull’inaugurazione della stagione 1952-53 con I vesprisiciliani, protagonista Maria Callas. Dopo una seconda tournée in America Latina, il 7 dicembre Tebaldi inaugurò la Scala con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Italia preunitaria ha strutture economiche prevalentemente agricole, con solo poche [...] o dell’Impero romano, i contrasti tra Longobardi e Latini, la Lega lombarda e la battaglia di Legnano, i Vesprisiciliani, l’assedio di Firenze eroicamente difesa da Francesco Ferrucci, la rivolta di Genova promossa da Balilla, siano tutti episodi ...
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UGONE II d'Arborea
Pinuccia Simbula
UGONE II d’Arborea. – Nacque entro il 1297 dal giudice Mariano II d’Arborea e da una concubina di nome Padulesa de Serra. Nulla è noto di lui sino al 1321 quando, [...] del regnum Sardiniae et Corsicae creato da Bonifacio VIII per risolvere la contesa tra aragonesi e angioini innescata dai Vesprisiciliani.
La convergenza di interessi era evidente. Per la corona d’Aragona, l’alleanza con l’influente giudice Ugone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuliana Boccadamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Due e Trecento il commercio conosce una forte fase di intensificazione, ampliamento [...] mare una nuova potenza, la corona d’Aragona, che mette fine alle ambizioni della Casa d’Angiò a partire dai Vesprisiciliani (1282) e poi con l’acquisizione della Sardegna (1323). L’espansione politica della dinastia aragonese va di pari passo con ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] di Carpi (Rigoletto e Favorita) e poi a Madrid. Nell'estate 1862 fu a Senigallia (Don Sebastiano di Donizetti e Vesprisiciliani), nel febbraio 1863 a Madrid (Forza del destino), dove fece la conoscenza di Verdi, e quindi a Milano (Il vecchio ...
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vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...
cronogramma
s. m. [comp. di crono- e -gramma] (pl. -i). – 1. Frase o verso in cui alcune lettere, corrispondenti a numeri romani, indicano la data dell’evento cui il verso o la frase fanno riferimento; celebre è quello relativo ai Vespri siciliani:...