Vulcanologo tedesco (Berlino 1871 - Zurigo 1948); compì numerosi viaggi di esplorazione e nel 1902, stabilitosi a Napoli, si dedicò allo studio dei vulcani italiani. Istituì in questa città un centro di [...] ricerche vulcanologiche, che ha funzionato fino al 1932. Fondò (1914) la Zeit schrift für Vulkanologie. A lui si deve, tra l'altro, la Storia del Vesuvio illustrata dai documenti coevi (1929, in collab. con G. B. Alfano). ...
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. Cloruro ammonico, NH4Cl (66,3% di cl e 33,7% di ammonio). Si trova in croste eleganti o in forme stalattitiche o globulari, più di rado in cristalli della classe icositetraedrica pentagonale del sistema [...] cubico, isomorfi con quelli di silvite. Di colore bianco o giallo, è prodotto di sublimazione sulle lave del Vesuvio, dell'Etna e di altri vulcani. ...
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ROCCAMONFINA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto Almagià
Rilievo vulcanico dell'Italia peninsulare situato alla estremità settentrionale della pianura campana e precisamente sulla sinistra del basso Garigliano, [...] a SO, un'altra, elevata meno di 200 m., dal calcareo M. Massico a sud. L'apparato vulcanico è molto simile a quello del Vesuvio per forma e costituzione: consta infatti di una cinta craterica più antica del diametro di 5-6 km., il cui orlo, meglio ...
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Minerale monoclino del gruppo delle miche ferro-magnesiache, K(Mg, Fe)3(Si3Al)O10(OH)2. Per il colore da giallo bruniccio a nero è anche detta mica bruna o nera. I cristalli, spesso di notevoli dimensioni, [...] sono tubulari a contorno pseudoesagonale, facilmente sfaldabili in lamine flessibili ed elastiche. Notevoli cristalli si rinvengono nei prodotti vulcanici del Vesuvio e del Lazio, in Val di Fassa, a Miask (Urali). ...
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VULCANO
Gaetano PONTE
Aldo SESTINI
. Si attribuisce questo nome a rilievi della crosta terrestre dai quali erompe il magma (v. eruttive, rocce) che, sospinto dalle forze endogene, si accumula su [...] più frequenti sono i risvegli, meno intensa è l'attività; più lunghe sono le pause e più violenti i risvegli. L'Etna e il Vesuvio si trovano in questa fase; 3. fase di lunga pausa e di susseguente parossismo esplosivo. Col nome di parossismo, G. I. P ...
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KALINITE
Federico Millosevich
. È l'allume potassico KAl(SO4)2. 12H2O che, insieme con la mendozite (allume sodico) e la tschermigite (allume ammonico) forma la serie monometrica diacisdodecaedrica [...] anche in piccoli cristalli ottaedrici, come prodotto dell'attività solfatariana su rocce vulcaniche feldspatiche o leucitiche (al Vesuvio, nei Campi Flegrei, nelle Eolie) o, per effetto della decomposizione di rocce sedimentarie argillose in seguito ...
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. Porzione del territorio della Campania settentrionale celebrata nell'antichità per i suoi prodotti, soprattutto per il vino che gli antichi scrittori, specialmente Orazio, Virgilio, Properzio, Silio [...] come uno dei più prelibati. Appartenne prima alla città di Capua e dopo la battaglia del 340 a. C. ai piedi del Vesuvio fu annessa al territorio di Roma, che vi istituì la tribù Falerna (318). La colonia di Sinuessa vi fu fondata solo nel 295 ...
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Stabia (lat. Stabiae) Antica città della Campania, sita presso l’odierna Castellammare di Stabia, sul Golfo di Napoli.
In origine fu un centro osco, in stretto rapporto con le località della valle del [...] di cui fu il porto. Di rilevante interesse è una necropoli preromana (8°-2° sec. a.C.). Distrutta dall’eruzione del Vesuvio (79 d.C.), si conservano resti di sontuose dimore con finissime decorazioni pittoriche parietali (villa di S. Marco, villa di ...
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Mineralogista e petrografo (Mortain, Manche, 1828 - Parigi 1904), dal 1877 prof. di geologia al Collège de France. Socio straniero dei Lincei (1899). Noto per aver introdotto in Francia con A. Michel-Lévy [...] rocce eruttive (Introduction à l'étude des roches éruptives françaises, 1879). Studiò anche le manifestazioni vulcaniche del Vesuvio (1861), dell'Etna (1865) e di Santorino (Cicladi, nel 1866), occupandosi inoltre di petrosintesi e minerosintesi. Da ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Campania
Emanuele Greco
Campania
A partire da Sinuessa ha inizio il litorale campano (Strab., V, 4,3; Plin., Nat. hist., III, 59-60) fino [...] da Diodoro (IV, 21, 5 = FGrHist, 556 F 89), afferma che la pianura flegrea era così chiamata per la presenza del Vesuvio e che per essa Eracle aveva combattuto contro i Giganti; Polibio, dopo aver dato dell’ignorante a Timeo (II, 16, 15), continua ...
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vesuvianite
veṡuvianite s. f. [der. del nome del Vesuvio]. – Minerale tetragonale (chiamato dapprima vesuviana), sorosilicato di calcio, magnesio, ferro e alluminio con idrossili, di colore verdastro tendente per lo più al giallo e al bruno,...