Omosessualità
Gilbert Herdt
Introduzione
L'omosessualità viene oggi generalmente definita sia come una condizione soggettiva caratterizzata dalla tendenza a rivolgere l'interesse libidico verso persone [...] erotiche omosessuali nelle società melanesiane sono limitate al rapporto orale (fellatio) e al rapporto anale; più rare sono potere nelle società non occidentali e nei paesi in via di sviluppo solleva la questione degli antecedenti dell'identità ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] il tronco, gli arti inferiori e le mucose orale e genitali ove le papule assumono un aspetto biancastro sua apparente negatività - può addirittura costituire il primo passo sulla via di una soggettivizzazione (ossia verso 'il farsi una pelle propria ...
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COSTANZA d'Altavilla, imperatrice e regina di Sicilia
Theo Kölzer
Figlia di re Ruggero II di Sicilia e della terza moglie Beatrice di Rethel (la quale discendeva da una famiglia comitale lorenese e [...] sugli altri. Non si accontentò di vantare una tradizione orale ininterrotta a suo favore, ma pretese di possedere anche la Calabria (forse il cardinale diacono Pietro di S. Maria in via Lata), era intervenuto nell'elezione dell'abate di S. Giovanni ...
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Bologna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
Fiorenzo Forti
Il declino dell'Impero medievale attorno alla metà del Duecento, se per un verso affrettò alcuni processi di ordine economico-sociale e [...] della diffusione delle opere dantesche, relative soprattutto alla tradizione orale e scritta della Commedia, com'è attestato dalla giuridica e le arti del Trivio (Sabbadini) aprono la via, vivente il poeta, alla diffusione delle prime due cantiche ...
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MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] la prassi vigente, che proibiva la discussione orale delle mozioni presentate da un corpo ristretto di riorganizzare l’amministrazione se veniamo sollevati, ma non vedo ancor la via per cui si possa dare quella piega al morale del paese che giovi ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] e sulla base del significato che il segno è andato viavia acquisendo nel corso del tempo. Per es., ritroviamo la traduce in lingua dei segni quanto viene proposto in lingua orale, docenti udenti che utilizzano prevalentemente la lingua parlata, ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] con certezza al 168 a.C. (Lao-tzŭ, Il libro delle Virtù e della Via). Lao-tzŭ è certamente figura mitica e se vi fu una realtà umana che diede del loro lavoro e a una rigogliosa tradizione orale la continuità delle arti e delle tecniche apprese ...
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Protisti
Pierangelo Luporini
Si identificano come protisti tutti quegli organismi eucarioti (formati, cioè, da cellule con cromosomi collocati all'interno di un nucleo) che possiedono un'organizzazione [...] a spirale piana o elicoidale, ad anelli concentrici e così via), ed è conseguita per apposizione progressiva di ciascuna camera di due distinte regioni corporee: una somatica e l'altra orale. La prima è destinata alla locomozione ed è quindi ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] Urbino con Maddalena de la Tour d’Auvergne, celebrate nel palazzo di via Larga con rassegna di commedie e apparati, sono «stà mandati tutti li , perché consegnato al confine tra lo scritto e l’orale, tra lingua letteraria e lingua d’uso; dall’altro ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] il periodo in cui si passò da una cultura volgare prevalentemente orale a una cultura volgare anche scritta:
(a) lo «stato di circa gli enti che promossero il volgare e le forme viavia assunte dalle scritture. L’elenco che segue, pertanto, serve ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito e la circolazione delle persone e dei...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...