POLI-RANDACCIO, Ernesta detta Ernestina (Tina)
Gianfranco Landini
– Nacque a Ferrara il 13 aprile 1879, da Giorgio Poli e Teresa Alberghini. Studiò canto nel Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro [...] pianissimo in uno stile – tipico del suo tempo e della scuola verista – che volentieri ricorreva a un forte vibrato (una propensione spiccata nei soprani italiani dell’epoca), ai portamenti molto accentuati, ai rapidi trapassi di registro, alle ...
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MELLI, Pietro Paolo
Sauro Rodolfi
MELLI (Megli, Melii, Melio, de Mellis), Pietro Paolo. – Nacque a Reggio nell’Emilia il 14 luglio 1579 da Ottavio e Laura (della quale è ignoto il cognome) e fu battezzato [...] e la prassi esecutiva sono gli «avertimenti» posti in apertura di ciascun libro, in particolare quelli che trattano del vibrato, dell’appoggiatura in glissando e degli arpeggi.
Opere stampate (a Venezia se non diversamente indicato): Intavolatura di ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] passiva e lo abbiamo logorato, tanto che è andato in frantumi al primo colpo serio che gli anglo-americani gli hanno vibrato. L'antifascismo e il fuoruscitismo hanno fatto enormemente meno. Salvo la modesta aliquota di illusi e di sinceri che non ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] quella di autorevoli contemporanei, primo fra tutti Ugo Foscolo, che non gli negavano la purezza della lingua, lo stile vibrato, la soffusa arguzia, ma non potevano esimersi dal rilevare l’imitazione pedissequa di Giovenale, l’assenza di ispirazione ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] imminente arrivo di truppe francesi e a vigilare per non consentire ai sanfedisti di infiltrarsi nella guardia nazionale. Il vibrato appello mirava a ridestare l'entusiasmo dei patrioti, puntando su gesti simbolici come la distruzione delle "tombe di ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] , con un possesso che sbalordisce: in lui non travedi né sforzo né la più lieve fatica: sia pure il suo canto vibrato e potente, la voce ne esce tranquilla e sicura. I suoi modi sono elettissimi e sovente, non contento delle difficoltà inerenti ...
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ZAMBONI, Maria Angela.
Aldo Salvagno
– Primogenita di Angelo e di Teresa Vanuzzi, nacque a Ponti sul Mincio, presso Mantova, in contrada Zecchinetti, al civico 266, alle 6:30 del 25 giugno 1891 (e non [...] .
Si ritirò dalle scene a soli quarantacinque anni, non si sa se per un problema vocale (la sua voce aveva un leggero vibrato, che con gli anni si andò aggravando). Il suo repertorio, invero non molto vasto – preponderano le parti di soprano lirico ...
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MATTEI, Saverio
Anna Maria Rao
– Nacque il 19 ott. 1742 a Montepavone (oggi Montepaone, in provincia di Catanzaro), feudo della certosa di S. Stefano del Bosco, in Calabria Ultra, da Gregorio e da Maddalena [...] Castelli e nel 1779 divenne avvocato fiscale della giunta delle Poste. Nel 1779 perse il padre, la cui morte gli ispirò un vibrato elogio, nel quale piangeva la perdita dell’amico e del dotto, ma anche di un uomo di «soda pietà», al contrario degli ...
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MARTINEZ, Francesco
Tommaso Manfredi
MARTINEZ, Francesco. – Nacque a Messina il 2 genn. 1718 da Antonio e da Giuseppa Franchi (Manfredi, 2005, pp. 194, 293 s. n. 52). Trascorse la sua adolescenza nell’ambito [...] re di Francia Luigi XV nel duomo di S. Giovanni), la cui nitidezza esprimeva il graduale passaggio dal vibrato decorativismo juvarriano verso una temperata eleganza, frutto di un processo di codificazione, ma anche di devitalizzazione, iniziato da ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] letteraria, sì che la pretesa di un'ampia e disinvolta eloquenza come la disposizione per un tono raccolto, conciso, víbrato, si giustificano di volta in volta più come variazioni occasionali su un testo prescelto che come punti d'arrivo di ...
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vibrato
agg. e s. m. [part. pass. di vibrare]. – 1. Messo in vibrazione, fatto vibrare. In partic.: a. agg. Nelle costruzioni, cemento v., calcestruzzo di cemento assestato mediante il vibratore. b. In musica, come s. m., il vibrato (ma anche...
vibrare
v. tr. e intr. [dal lat. vibrare]. – 1. tr. a. letter. Agitare un’arma, prima di scagliarla lontano (cfr. palleggiare): v. la lancia. Quindi, scagliare con forza: v. un dardo, una freccia; una rappresentazione pittorica di Giove che...