Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] piacere. E questo pensino quei che tanto godono contemplando le bellezze d’una donna che par lor essere in paradiso, e nella piazza del Serenissimo Gran Duca di Toscana
[IV. Vincenzio Alamanni]
Mentre io miro il bel marmo e scorgo in esso ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] trasformare la Favorita - a movimentare la bellezza della quale intervennero Baglioni, Reni, Guercino .... di Reggio..., Rocca San Casciano 1910, p. 288; R. Putelli, Il duca Vincenzo I... e l'interdetto ... a Venezia, in Nuovo Arch. veneto, n.s., ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] intellettuale di Nicola Chiaromonte, Sandro De Feo, Ennio Flaiano e Vincenzo Talarico (Gassman, 1981, p. 126). Poi mise in , e nel 1996 con Giorgio Soavi Lettere d’amore sulla bellezza (edito a Milano, come i precedenti), ancora un volume per ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] va radunando dipinti e statue. Di conforto per il G. la bellezza dell'antico e del moderno - e ben impiegati i quattrini su ai patrizi Daniele Renier e Marino Zorzi. Contestualmente, Vincenzo Grimani impugnò il testamento del 1523, appellandosi al ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] lo porta, tra l'altro, a Padova ove conosce Gian Vincenzo Pinelli, ne ammira la ricca biblioteca, ne apprezza l' per poi - toccando via via Padova, Genova di cui ammira la bellezza, e Torino dove ascolta una "lettione greca" - varcare le Alpi e ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dalmata Tommaseo, la cui opera narrativa più celebre, Fede e bellezza (1840), dall’assetto sintattico moderno, è però una miscela di bagaglio mitologico e a cultismi e latinismi (come in Vincenzo Monti e in Foscolo), caratteri che connotano anche la ...
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Calabria
Giuseppe Inzitari
Pier Vincenzo Mengaldo
La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato [...] metodo stilistico la naturalezza e la vivezza e come argomento la scienza delle umane e divine cose, tradotta in immagine di bellezza (la poesia è " il fiore delle scienze "). D. è il più gran poeta perché seppe meglio degli altri imitar la natura ...
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Torino
«Da Palazzo Madama al Valentino
ardono l’Alpi tra le nubi accese...
È questa l’ora antica torinese,
è questa l’ora vera di Torino...»
(Guido Gozzano)
La trasformazione di Torino
di Mercedes Bresso
19 [...] a far valere la competenza della sua gente, la bellezza e la ricchezza culturale del proprio territorio per conquistare più importante l’azione politica, condotta sotto l’ispirazione di Vincenzo Gioberti e Massimo D’Azeglio e sfociata in una serie ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] ruolo tecnico del G. quale giudice supremo della bellezza e dell'operare artistico.
In quegli stessi anni Trecchi, morto nel 1502, già nella cappella di S. Gerolamo in S. Vincenzo a Cremona e ora trasferita nella chiesa di S. Agnese.
Il sarcofago a ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] . 697, 1), un centone di luoghi comuni tradizionali sulla bellezza e i benefici effetti della natura; all'anno seguente risale era allontanato dieci anni prima. Nel 1839, a spese di monsignor Vincenzo Tizzani e a cura di amici, vide la luce la prima ...
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deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...