PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] giugno Pio V creò nunzio in Scozia Vincenzo Lauro con l’incarico di affrontare il problema della restaurazione cattolica nell’ le delegazioni raggiunsero a Roma l’accordo. Ai primi di giugno don Giovanni d’Austria partì per raggiungere la flotta e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] sistema di Hegel. Non fondò una vera e propria scuola: gli allievi (fra gli altri Andrea Angiulli, Donato Jaja il secolo di Giambattista Vico, di Antonio Genovesi e di Gaetano Filangieri, a emigrare altrove. Era toccato dopo il 1799 a Vincenzo Cuoco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] la riflessione politica fiorentina, da Savonarola a Donato Giannotti ad Antonio Brucioli, che aveva conosciuto di Stato, tacitismo e assolutismo), all’Illuminismo e al repubblicanesimo di Jean-Jacques Rousseau, alle guerre napoleoniche (da Vincenzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] Gaetano Filangieri, pubblicato dal discepolo Donato Tommasi nel 1788, aprì la , operata tra Vico, Gian Vincenzo Gravina, Genovesi, ma alimentata salda invece «la teoria alla pratica», e cerca «le regole di quello che si deve fare» (pp. 18 e seg., 23 ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] p. 619), per il convento domenicano di S. Vincenzo Ferrer, detto di Annalena dal nome di colei che l'aveva fondato nel tre giorni più tardi dal vescovo Donato de' Medici, e saldata per la cifra massima prevista, di 200 fiorini. Ai 100 spettanti al ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donatodi Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] 20 ott. 1516 il prete Pietro Antonio Cartoni commissionò al L., a Francesco Donati e ad Alessandro da Vaprio l'esecuzione di un'ancona per la chiesa di S. Vincenzo a Gravedona: i dipinti che l'artista doveva eseguire sarebbero stati pagati 60 scudi ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] di S. Gerolamo in S. Vincenzo a Cremona e ora trasferita nella chiesa di S. Agnese.
Il sarcofago a urna di marmi mischi e di bianco di lasciando tutti i suoi averi all'ospedale recanatese di S. Lucia e donando al notaio la sua copia degli Asolani del ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] alla questione napoletana. Il C. da parte sua pare donasse al sovrano 30.000 scudi per assicurare la protezione ai di quella di Salamanca e di Cadice dal 15 nov. 1491 fino al 1494; aveva trasmesso al nipote Vincenzo l'amministrazione del vescovato di ...
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CUCCIA, Enrico
Giandomenico Piluso
Nacque a Roma il 24 novembre 1907 da Pietro Beniamino e da Aurea Ragusa.
Il nonno paterno, Simone, era un noto avvocato siciliano di origini greco-albanesi, eletto [...] grazie ai buoni uffici di Jung.
Alla direzione dell’IRI lavorò con Donato Menichella, affinando le proprie delegato, sostituito poi da Vincenzo Maranghi nel 1988.
Nondimeno Cuccia mantenne la medesima funzione di effettiva leadership della banca. ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] .
Nel 1724 con l'elezione al soglio pontificio diVincenzo Maria Orsini, Benedetto XIII, il G. rinnovò un felice rapporto di stima e di committenza anche se non si ripropose l'affettuosa predilezione di papa Albani. Per l'entourage papale il pittore ...
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pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).