È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] 7ª ed., Firenze 1931; A. Piazzi, op. cit.; G. Gentile, Vincenzo Cuoco, Venezia 1927; id., Educazione e scuola laica, Firenze 1927; id., La occuparono il Rosmini, l'Aporti, il Boncompagni, il Gioberti; la propugnò con calore il Rayneri, la cui opera ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] di missione universale di un Cuoco, di un Balbo, di un Gioberti non sempre si giustificano teoricamente. Lo stesso Mazzini è più un apostolo Southey, Londra 1924; F. Battaglia, L'opera di Vincenzo Cuoco, Firenze 1925; A. Passerin d'Entrèves, Il ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] traduzione del Segni; e a questa la decisiva interpretazione di Vincenzo Maggi, bresciano (1550), detto pius Madius, il quale, di Ugo Foscolo, si provarono variamente il Mazzini, il Gioberti, l'Emiliani-Giudici, il Settembrini, finché giunse, a ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] Vittorelli scrisse Il tupè, stanze (Bassano 1772); il conte Vincenzo Marenco da Castellamonte imitò il P. in parecchi poemetti, tra gli storici e i filosofi, il Botta il Balbo il Gioberti il Mazzini il Cattaneo, lo esaltavano; ne idealeggiarono la ...
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È l'incapacità, dai sei anni in su, di leggere e di scrivere nella lingua che si parla. Non equivale a ignoranza, poiché l'analfabeta, può possedere a volte una cultura superiore a quella di chi sedette [...] stesso principio, che il popolo, come intuì felicemente Vincenzo Cuoco, è il grande e vero agente delle rivoluzioni quali basti menzionare il Mazzini, il Cavour, il Rosmini, il Gioberti, il Confalonieri, l'Aporti, il Cattaneo, il Boncompagni, Pietro ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] dei tre gobbi, esilarante farsetta a quattro voci musicata da Vincenzo Ciampi; e, nella stessa stagione, il Bertoldo, Bertoldino e quali il Giordani, il Manzoni, il Tommaseo, il Gioberti, ammirarono con unanime sentimento quell'arte sincera, gaia, ...
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GESU Ordine religioso di chierici regolari, fondato nel sec. XVI da S. Ignazio di Loiola (v.), i cui membri sono chiamati comunemente "gesuiti" dal nome di Gesù. Il titolo di "compagnia" deriva dall'ordinamento [...] i governi dei quattro immediati successori del Vitelleschi; Vincenzo Carafa (1645-1649), Francesco Piccolomini (1649-1651), 1845), Il Gesuita Moderno (1846), l'Apologia (1848) di V. Gioberti e la confutazione che ne fece C. M. Curci specie con l ...
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Filosofo ed erudito siciliano, nato a Salaparuta (Trapani) nel 1832 e ivi morto nel 1903. Dopo aver ricevuto gli ordini sacri, insegnò, dal 1860, filosofia al liceo e al seminario di Palermo, tenendo anche [...] , voll. 2, Palermo 1863, e Critica religiosa e filosofica, voll 2, Palermo 1898) le sue simpatie furono per il Gioberti.
Degli scritti numerosissimi del Di G. meritano particolare menzione: Cronache siciliane dei secoli XIII, XIV, XV, Bologna 1865 ...
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Filosofo, nato a Mesoraca (Catanzaro) intorno al 1784 e morto a Napoli il 20 novembre 1856. Si occupò particolarmente di gnoseologia, sostenendo una posizione puramente empiristica, e avversando perciò [...] il Galluppi (per il suo kantismo), il Rosmini, il Gioberti e soprattutto il movimento hegeliano (Saggio su la realtà della scienza umana, 5 voll., Napoli 1839-1849; Discorsi su la logica di Hegel e su la filosofia speculativa, Napoli 1850). ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] (A. Veri). Caratteristica la costante diffidenza di Vincenzo Monti, il quale poté trarre qualche suggestione dalle vita e sulle opere di V. A. Saggio, Firenze 1843; V. Gioberti, Pensieri e giudizi, Sulla letteratura italiana e straniera, a cura di F ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato della cognizione razionale nel suo oggetto,...
bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...