Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] dell’Italia sotto l’egida sabauda, come espresso in una delle sue maggiori opere (Del rinnovamento civile d'Italia, 1851). Quello di G. rappresenta uno dei momenti più elevati del pensiero politico italiano. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] pur di derivazione manzoniana, biasimata per il reazionarismo popolare e antimoderno di Cantù e per l’inefficacia politica di VincenzoGioberti, sconfessato dallo stesso papato. Peraltro, sulla questione dei rapporti fra Stato e Chiesa, di estrema e ...
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CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] propose un piano di edizione. Curò l'Introduzione allo studio della filosofia per l'edizione nazionale delle opere di VincenzoGioberti (1941) e del filosofo piemontese pubblicò (1947) l'inedito Cours da lui scoperto nel 1942. La maggior parte degli ...
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Pisanelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l’avvocatura, acquistando notevole fama. Liberale, fu eletto deputato [...] alla pena di morte e alla confisca dei beni. Recatosi a Londra e poi a Parigi, conobbe Guglielmo Pepe e VincenzoGioberti. Nel 1852 si stabilì a Torino dove, in collaborazione con Mancini e Antonio Scialoja, si dedicò alla pubblicazione di un ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del partito cattolico. Movimento cattolico e lotta di classe nell’Italia liberale, Editori Riuniti, Roma 1977.
G. Rumi, VincenzoGioberti, il Mulino, Bologna 1999.
P. Scoppola, Chiesa e Stato nella storia d’Italia. Storia documentaria dall’Unità alla ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] fu la destinazione a Londra di Menabrea, che era stato inviso alla democrazia sin dai tempi quarantotteschi di VincenzoGioberti ministro degli Esteri, quando venne rimosso dalla carica di primo uffiziale della Segreteria di Stato perché appunto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] nazionale e cioè da quando giusfilosofi come VincenzoGioberti, Antonio Rosmini e Giuseppe Mazzini hanno individuato alludiamo a Francesco Saverio Bianchi, a Emidio Pacifici-Mazzoni, a Vincenzo Cattaneo e Carlo Borda, e a Luigi Borsari (Cazzetta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] e gli ideali, il metodo e il sistema.
Nel 1863 a Pavia De Gioannis aveva indicato i principi banditi da VincenzoGioberti nel suo testamento politico-religioso, dettato per il Rinnovamento civile in Italia, quali criteri da seguire per dare mano ...
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PINELLI, Pier Dionigi
Stefano Tabacchi
PINELLI, Pier Dionigi. – Nacque a Torino il 25 maggio 1804 da Antonio Ludovico Maria e da Angela Carelli.
Il padre, importante giurista, fu avvocato fiscale generale [...] sezione=3&id_menu_sx=15, 10 giugno 2015). Inoltre: Memorie della baronessa Olimpia Savio, a cura di R. Ricci I, Milano 1911, pp. 124 s., 243; Lettere di VincenzoGioberti a P.D. P. (1833-1849), a cura di V. Cian, Torino 1913; Lettere di P.D. P. a ...
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BERTINATTI, Giuseppe
Arianna Scolari Sellerio Jesurum
Nacque a Castellamonte (Ivrea) il 25 luglio 1808 da Ubertino e da Maria Caterina Nigro. Compiuti i primi studi a Ivrea, alla morte del padre si [...] un beneficio ecclesiastico, poté entrare in seminario. Frequentò i corsi di teologia in quella università, dove ebbe come maestro VincenzoGioberti, e dove si laureò nel 1832. Nel 1833, in seguito a una sua vivace presa di posizione in materia ...
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ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato della cognizione razionale nel suo oggetto,...
bambinita
bambinità s. f. L’insieme delle caratteristiche e qualità essenziali che sono proprie dell’essere bambino, in relazione e opposizione all’essere umano adulto. ♦ Francoise Sagan aveva detto una volta: «Mi incanta l'idea della bambinità...