Commentatore di Dante (Imola 1338 circa - Ferrara 1387 o 1388). Insegnò grammatica a Bologna, dove nel 1375 lesse la Divina Commedia di cui lasciò un ampio e vivace commento in latino, e poi (1376) a Ferrara. [...] Commentò anche Lucano, Valerio Massimo, le tragedie di Seneca, le Bucoliche e le Georgiche di Virgilio, e il Bucolicum carmen del Petrarca; scrisse il Romuleon, storia di Roma sino a Diocleziano, e il Libellus augustalis, concisa storia degli ...
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VALLETTA, Nicola
Raffaele Corso
Giurista nato in Arienzo nel 1750, morto il 21 novembre 1814 in Napoli dove professava istituzioni civili.
Scrisse opere di diritto romano, canonico, feudale, napoletano; [...] ed epigrammi e rifece in dialetto napoletano le odi di Orazio (Orazio allo Mandracchio) oltre a traduzioni (Bucoliche di Virgilio, Salmi, ecc.). Ma l'operetta che lo fa annoverare tra i precursori degli studî sulle superstizioni popolari è la ...
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Troiani
Antonio Martina
La gloria di costituire l'Impero universale di Roma era riservata ai discendenti dei T. superstiti che, dopo la lunga guerra in cui la loro virtù aveva dovuto soccombere dinanzi [...] a indicare qualcosa di più che la breccia aperta nelle mura della città per l'agguato del caval (a proposito del quale in Virgilio non si fa parola di Diomede, ma solo, anche se di sfuggita, di Ulisse: cfr. Aen. II 44 " sic notus Ulixes? ") che " fu ...
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VERGANI, Vera
Pietro Milone
VERGANI, Vera. – Nacque il 19 febbraio 1894 a Milano, in via Vigna, primogenita di Rosa Maria Podrecca e di Francesco, che abbandonò la famiglia, scomparendo per sempre, [...] dopo la nascita di Orio (v. la voce in questo Dizionario), probabilmente figlio naturale di Virgilio Talli.
Al sostentamento provvide con difficoltà la madre, con lezioni di piano e lavoretti di cucito e ricamo, venendo costretta a tornare ...
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Vedi MENANDRO dell'anno: 1961 - 1995
MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
L. Laurenzi
Il maggiore poeta (343? - 291 a. C.) della Commedia Nuova greca, amatissimo dagli antichi. Aristofane di Bisanzio l'aveva [...] è infatti anche nell'espressione psicologica del ritratto del Seminano veneziano e così intensa quale non si addirebbe a un Virgilio. Questi fu famoso e ammirato, ma in Italia e nel mondo latino, non in quello greco. Repliche del tipo ritrattistico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla satira moralistica all'epica dell'orrido: Persio e Lucano
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di età [...] dipinge uno scenario in cui dominano avidità e ambizione, mentre risultano sovvertiti proprio i valori tradizionali celebrati nel poema di Virgilio.
Se il personaggio di Pompeo è dipinto sotto una luce ambigua, non del tutto negativa, ma di certo non ...
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GUARNERIO, Pietro
Monica Grasso
Nacque a Laveno, presso Varese, il 6 genn. 1842. Studiò scultura con Pietro Magni all'Accademia di belle arti di Brera a Milano, città dove risiedette tutta la vita. [...] Si fa risalire al 1863 l'opera intitolata Aronte, riferita al guerriero che uccide la vergine Camilla nell'Eneide di Virgilio (Atti, 1881, p. 143).
Nel 1864 vinse il premio Luigi Canonica, istituito dall'Accademia di Brera, con un piedistallo (Milano ...
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scegliere
Guido Favati
Il verbo figura solo nella Commedia. Indica un atto di preferenza, che si compie guidati da un determinato criterio. Così Matelda appare a D. sul prato del Paradiso terrestre [...] cantando e scegliendo fior da fiore (Pg XXVIII 41), e non cogliendo fiori alla rinfusa; anche Virgilio, fra i giunchi che gli stanno dinanzi, per cingere D. si determina per uno particolarmente adatto, con distinzione fra l'atto di ‛ scegliere ' e ...
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ubertà
Alessandro Niccoli
In tutti e due gli esempi ha il significato generico di " abbondanza ", " copiosità ", pur alludendo in modo indiretto alla " fertilità " di un suolo reso fecondo dalla ricchezza [...] delle acque.
Con un'immagine non rara nella Bibbia (cfr. Ezech. 43, 2; Apoc. 1, 15) e in Virgilio (Georg. I 109-110; Aen. XI 296-299), il suono indistinto emesso dall'aquila prima di parlare è paragonato a un mormorar di fiume / che scende chiaro giù ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] divenne il modello della poesia bucolica. Ricordiamo inoltre Mosco, Bione e il romanzo pastorale di Longo sofista. Virgilio la trasportò a Roma esprimendovi naturalmente la propria sensibilità e immettendovi sensi allegorici e riferimenti storici; il ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...