. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] dei cattolici per il franco e cattolico Clodoveo, e poi dalla sconfitta che questi gli fece subire. Ma nel regno visigotico s'ebbero anche persecuzioni ed esilî di vescovi: Fausto di Riez e Apollinare Sidonio. Anche qui, la questione era politica ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] regnum Francorum.
Quale la situazione dei Romani nel regno dei Franchi? Divisione di terre come con gli Ostrogoti e i Visigoti non vi poté essere, dato che Salî e Ripuarî si stabilirono in territorî in cui la romanità era quasi scomparsa. Dovevano ...
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GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] longobardica.
A una integrale restaurazione dell'impero mancavano ancora la Spagna e la Gallia, questa tenuta dai Franchi, quella dai Visigoti. Ma l'impero era esaurito dallo sforzo fatto e G., già avanti negli anni, non aveva più l'energia né ...
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Monarchia
Marzia Ponso
Governare per diritto di nascita
Il termine monarchia deriva dal greco mònos («solo») e archìa («comando») e significa letteralmente «governo di uno solo». Per governo monarchico [...] dal principato di Augusto.
I re nel Medioevo
Forma tipica dei regni romano-barbarici era la monarchia germanica. Presso i Visigoti, i Franchi, i Longobardi, il re era in origine un capo militare, divenuto capo politico solo dopo l’insediamento della ...
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PIETROASA
E. Vulpe
Località moderna della Romania situata ai piedi dei Carpazi, nella provincia di Muntenia, ad O della città di Buzǎu. Nel centro del villaggio si vedono gli avanzi di un castrum romano, [...] sovietico li restituì al Governo romeno. Il tesoro di P., di un'arte romana barbarizzata, è generalmente attribuito ai Visigoti di Atanarico, i quali l'avrebbero sotterrato presso i Carpazi al momento della loro fuga dinanzi all' invasione unna dell ...
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Comune dell’Abruzzo (59,57 km2 con 50.287 ab. nel 2020, detti Teatini), capoluogo della provincia omonima. Sorge a destra del fiume Pescara, a 15 km dal mare, su una stretta dorsale (330 m s.l.m.) che [...] del Freddo) e una necropoli (in località Porta S. Anna) con tombe dalla tarda età del Ferro a quella romana. Devastata dai Visigoti, poi dagli Eruli, fu fatta riedificare da Teodorico; nell’802 fu conquistata ai Longobardi da Pipino re d’Italia e da ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] contrapporre a Teodorico e la Chiesa gode delle vittorie di Clodoveo come di altrettante vittorie sue. A loro volta, i Visigoti mutano tattica nei riguardi del cattolicesimo; ma il loro regno della Gallia è percosso dai Franchi. Nel 516 il cattolico ...
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. Grande piatto di metallo a varî usi, soprattutto per lavarsi. La chiesa ha conservato nel suo rito l'uso dei bacili per le abluzioni sacre, abbandonato invece nella vita profana. A tavola, prima e dopo [...] I d'Angiò (sec. XIV) ne possedeva più di 80. Si ebbero anche bacili d'oro come quello regalato da Sisinanth, re dei Visigoti, a Dagoberto re dei Franchi (sec. VII). L'uso del bacile di metallo fu combattuto nell'età moderna dalla diffusione della ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] il D. nell'autobiografia pubblicata nel 1900 (Fibra, p. 150), ispirata al Fieschi di Schiller; Don Rodrigo, ultimo re dei Visigoti, "undramma a forti tinte ed a scene grandiose, che, per far piacere al Rossi, scrissi in prosa" (ibid., p. 139 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. I Gepidi
István Bóna
I gepidi
Popolazione germanico-orientale parlante un dialetto simile al gotico. Non vi sono cronache autoctone [...] popolo “chiuso fra aspre montagne e fitte foreste” dalla sua temporanea dimora, egli propose al tervingio Ostrogotha, re dei Visigoti, la pacifica spartizione della Dacia, che era stata abbandonata dai Romani. Non essendo pervenuti a un accordo, l ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...