Arrabal, Fernando
Bruno Roberti
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo, naturalizzato francese, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932. Ha riversato sulla scena e sullo [...] della guerra civile che ha come protagonista una giovane contadina, una pasionaria interpretata da Mariangela Melato, con pennellate visive suggerite da Goya e Picasso. Nel 1979 A. ha lavorato ancora come attore sotto la guida del regista tedesco ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] valgono o per autorità di antiche tradizioni e di racconti miracolosi, o soltanto per sé, come grandiose rappresentazioni intuitive e visive di ciò che in realtà trascende il potere dell’occhio mortale. Di qui il valore simbolico del mito, che si ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] contesti determinanti per l'arte. Esempi significativi in tale direzione si sono potuti trovare sia nell'esposizione di arti visive al Festival di Spoleto del 1991 (Places with a past: new site-specific art in Charleston, Charleston, South Carolina ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] nell'opera del Brandi la discussione sulla natum intrinseca ed i limiti della più giovane fra le arti, o pseudoarti, visive: il cinematografo; forse la prima volta, non soltanto in Italia, in cui tale argomento veniva portato su altro piano che ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] sec., sino al naturalismo da una parte e al decadentismo dall’altra.
Arte
La sensibilità romantica si afferma nel campo delle arti visive tra il 1780 e il 1850 circa, con esiti e cronologie diverse in ogni area culturale, ma con un comune retroterra ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] nella sperimentazione sulle forme liriche tradizionali e nella contaminazione con le arti figurative è J. Brossa, autore di poesie visive e su un piano fortemente sperimentale va situata anche l’opera poetica del pittore A. Ràfols Casamada. Voce tra ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] secolo americano' sogna la stampa di fine Ottocento e dei primi anni del secolo: se ne trova traccia nelle arti visive (dalla pittura al cinema) e nella letteratura (Lyttelton 1997). La previsione è talmente corrente da fornire il titolo all'opuscolo ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] e insomma sul racconto pittorico, trovano bene un riscontro nel "paesaggio" lirico, scarso di figure quanto ricco di notazioni visive, nel "diario", nel "viaggio", nel "giornale di bordo" dominanti nella loro letteratura, e nei quali essi trascrivono ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] , e Gaudio, 2006, pp. 141-160; gli articoli pubblicati sulla rivista Emporium, interamente digitalizzata dal Laboratorio arti visive della Scuola normale superiore di Pisa, sono tutti disponibili e ricercabili on-line (http://www.artivisive.sns. it ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] ), pp. 232-236; V. Hall, Renaissance literary criticism, New York 1945, pp. 16, 55; E. Panofsky, Il significato nelle arti visive (1955), Torino 1962, p. 194; P. Barocchi, Schizzo di una storia della critica cinquecentesca sulla Sistina, in Atti dell ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...