PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] assegnato talvolta, ma senza argomenti troppo convincenti, 1281-1285) in duomo, ricordati da Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 64), che li della Sala dei Notari a Perugia e la pittura in Umbria alla fine del XIII secolo, BArte, s. VI, 66, 1981, 9, ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] . Maria e Giovanni a Vicopisano.
La fine del sec. 11° ebbe notevole importanza cinta con torre, senza funzione residenziale, ma a cura di O. Morisani, Napoli 1947; Vasari, Le Vite, 8 voll., 1966-1987; G. Mancini, Considerazioni sulla pittura ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Gregorio di Nissa (Daniélou, 1964) -, che ritorna in alcune vite di santi italo-greci. Il culto delle sacre grotte palestinesi nell'architettura normanna siciliana alla fine del sec. 11°: esso si ritrova, senza notevoli variazioni, nelle chiese di ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] se necessario, la pala stessa. Tra la fine di luglio e il gennaio dell’anno seguente M. a Mantova è senza dubbio la complessa, integrale Patavinis, Basel 1560, pp. 370-373; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di P. Della Pergola - L. Grassi ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] sembra documentata per l'ultima volta alla fine del 1498; ma un taccuino di Leonardo presenza a B., perch'egli senza vedere faceva fondare" (tanto che seconda, Venetia 1555, p. 44; G. Vasari, Le vite..., a cura di G. Milanesi, IV, Firenze 1979, pp ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] ; R. Pardi, Evoluzione delle basiliche umbre dall'alto medioevo alla fine del sec. XII, BArte, s. VI, 65, 1980, della carne, il tutto tra foglie di vite.È noto che il perugino fra Bevignate Comune ne vietò l'esecuzione senza il permesso da parte del ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] in lavori nei dintorni, per esempio a Volterra alla fine del giugno 1472.
La presenza di F. a questo farebbe pensare a una elaborazione senza più committenti reali, quali gli Aragona .
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] di sarcofagi non scolpiti, senza un preciso programma, a partire dalla fine del Duecento. Nonostante la Raterio, Opera, ivi, CXXXVI, coll. 9-768; B. Dal Pozzo, Le vite de'Pittori, degli Scultori ed Architetti veronesi, Verona 1718; G. Dalla Corte, ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] inviato a ritrarre la nobile dama era senza dubbio Giulio Romano.
La formazione di G Pietro Aretino e B. Bandinelli pose fine alle sue disgrazie. G. era ormai di G. Aquilecchia, Roma 1992; G. Vasari, Le vite… (1550), a cura di L. Bellosi - A. Rossi ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] , quali tralci di acanto o di vite che si snodano da un cantaro ( e 11° sono chiaramente individuabili, senza soluzione di continuità, le nuove tendenze Grande moschea di Wāsiṭ, ne sono attestati a Raqqa (fine sec. 8°-inizi 9°), come per es. quello ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...