Giurista e uomo politico italiano (Torino 1856 - Roma 1933), figlio di Antonio (1817-1877); prof. di diritto romano a Camerino (1879), Siena (1881), Roma (1884-1931); socio naz. (1918) e presidente (1926-32 e luglio-nov. 1933) dell'Accademia dei Lincei; fondatore e segretario perpetuo dell'Istituto di diritto romano, promotore e presidente dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto ...
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ASCOLI, Alfredo
Roberto Abbondanza
Nato a Livorno il 18 ag. 1863, studiò giurisprudenza a Pisa, alla scuola di Filippo Serafini, e ivi si laureò nel 1884. Si recò quindi, con una borsa di perfezionamento, [...] a Berlino, e passò poi a Roma, per continuare sotto la guida di VittorioScialoia, giovanissimo maestro, gli studi romanistici.
Incaricato di diritto romano all'università di Macerata nel 1888-89, l'anno dopo ricevette l'incarico di storia del ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] Gardone. È forse questo notevole successo, e in particolare la vittoria a Chiari, che era in provincia di Brescia, alla base piano di riforma delle imposte dirette presentato dal ministro Scialoia. La relazione, a firma Correnti, fu presentata il ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] i sovrani gotici gli fa trasformare la battaglia di Pollenza in una vittoria dei Goti contro Stilicone (II, 154) e lo induce ad mito dell'Editto Teodericiano, in Bull. d. Ist. di-dir. romano "V. Scialoia"s. 3, VII (196:5), pp. 1-47; W. G. Sinnigen, ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] dalla nuova casa regnante e gli riserbò la stretta intimità di Vittorio Emanuele II, il C. si avviava così a svolgere nella sotto forma di tre "Lettere" indirizzate ad A. Scialoia.
Non conclusero invece l'iter legislativo quei progetti che ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] chiamato a Roma dal ministro della Pubblica Istruzione Scialoia a sovrintendere la Scuola d'applicazione per II, Milano 1961, ad Indicem; V. Carini Dainotti, La Bibl. naz. Vittorio Emanuele al Collegio Romano, Firenze 1956, pp. 155, 161, 170, 172, ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] di versi, Agave, nel 1894). Fin da studente subì l'influenza di Vittorio Scialoja, che lo seguì con benevola attenzione e lo indirizzò - giusta una direttiva che Scialoia si propose anche in altri casi simili - allo studio della dottrina giuridica ...
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DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] di famiglia (su temi vicini anche ad interessi di Scialoia: per es. Un nuovo disegno di legge sulla F. Santoro Passarelli, Il diritto civile nell'ora presente e le idee di Vittorio Polacco, in Rivista italiana per le scienze giuridiche, s. 2, VIII ( ...
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DRAGONETTI, Luigi
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila il 1° ott. 1791 dal marchese Giambattista e da Mariangela Benedetti, nel 1800 fu mandato a Roma per compiere gli studi nel collegio "Nazareno". Terminati [...] . - recatosi a palazzo reale insieme con i ministri A. Scialoia e R. Conforti - tentò invano di raggiungere. una soluzione creare a Napoli una reggenza da affidare al primogenito di Vittorio Emanuele II, cercando così di trovare un compromesso pur di ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] consigliere di Stato. Il 1º ottobre di quell'anno Antonio Scialoia, che dal 5 ag. 1872 reggeva il dicastero dell' del C. qualche cenno in I. Bonomi, La politica ital. da Porta Piaa Vittorio Veneto,1870-1918, Torino 1966, pp. 33, 44, 87, C in F ...
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