telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] domanda di servizi di t., in particolare per il trasporto di dati, che si appresta a superare in volume il traffico vocale. Inoltre, la diffusione di Internet rende possibile l’accesso a una enorme quantità di documenti, sia sotto forma testuale sia ...
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secondario Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo.
Botanica
Si dice dell’organo, o parte di esso, sviluppatosi da un altro organo simile (detto primario o principale). Struttura s. del [...] di lezione e degli indirizzi.
Linguistica
Accento s. Accento tonale o intensivo che interessa una vocale o una sillaba di una parola che possiede già su altra vocale o sillaba un accento tonale più elevato o un accento intensivo più energico, detto ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] i tempi, d'un direttore: ma la sua funzione si concepiva più che altro come quella di un coordinatore della virtuosità vocale e mimica dei singoli attori che, ripetendo le parole del testo e osservandone le didascalie, si proponevano di eseguirne il ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] dal II secolo, a Roma, nell’Italia centro-meridionale e in Africa si confondono nei testi scritti le grafie di + vocale, i + vocale e ge, gi (si trova, per es.: aiutor per adiutor, zaconus per diaconus, genuaria per ianuaria, ecc.), sintomo della ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] tentativo di sintesi fra le diverse possibilità sopra delineate è costituito dalla distinzione di Fraser (v., 1978) fra canale vocale-uditivo e canale visivo-gestuale, con la quale egli cerca di considerare tanto i processi di codifica/emissione che ...
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Compositore, nato a Parigi verso il 1623, morto a Londra nel febbraio o nel marzo 1677. Alunno del celebre organista e clavicembalista J. de Chambonnières, fu nel 1655, poco dopo il suo matrimonio, nominato [...] de l'amour, giuntaci anch'essa gravemente monca. La musica, tutt'altro che drammatica, si accosta ancora alle forme della musica vocale da camera in voga a quei tempi (sec. XVII), ma le melodie sono deliziosamente fresche. Poco dopo però, in seguito ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] arricchendosi di forme nuove come gli inni e le antifone. Le melodie cristiane erano monodiche, ossia a una sola linea vocale, e strettamente legate all’intonazione del testo liturgico: esse non erano pensate per il piacere dell’ascolto, ma come ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] , Voltaire), e nel 19° sec. (Operette morali di G. Leopardi, quasi tutte dialogiche), per declinare subito dopo.
Musica
Composizione vocale (per due o più voci accompagnate) del 16°-17° sec., su testo religioso o profano, in forme dialogica. Il ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] e simbolici della scrittura musicale, porta alla realizzazione fisica delle intenzioni del compositore, mediante un’azione diretta (esecuzione vocale e su strumenti) o indiretta (direzione e concertazione di un gruppo più o meno numeroso di esecutori ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi e aggettivi.
In fonetica, detto di vocale dal timbro indistinto, la cui articolazione richiede una tensione minima degli organi vocali, come l’e ‘muta’ del francese o l’e finale del napoletano o la ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...
vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato...